Vittorio Sgarbi, critico d’arte e politico italiano, ha occupato diverse poltrone politiche e incarichi professionali, nonostante le leggi e le normative limitino le attività private dei membri del governo.
Vittorio Sgarbi è stato sottosegretario alla Cultura, ma è attualmente dimissionario a causa della sua attività extracurriculare, che include la vendita di scritti e dediche personalizzate attraverso il suo sito web, tra altre attività retribuite.
La delibera dell’Antitrust ha contribuito a costringerlo a lasciare il ministero, ma ha annunciato ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) per difendere il suo diritto alla libertà di espressione. Tuttavia, le entrate finanziarie di Sgarbi, stimate intorno ai 300.000 euro in meno di un anno, sollevano dubbi sulla compatibilità di tali entrate con la sua posizione pubblica.
L’Antitrust ha indagato sulle molteplici posizioni occupate da Sgarbi, incluse cariche politiche e ruoli in istituzioni culturali, evidenziando le questioni etiche e legali associate a questa sovrapposizione di incarichi. La sua partecipazione ad eventi era spesso mediata da una società amministrata da un suo ex collaboratore, che gestiva le negoziazioni finanziarie e organizzative.
Nonostante le controversie, Sgarbi sembra intenzionato a continuare la sua carriera politica e potrebbe essere candidato alle elezioni europee, con proposte concrete di candidatura provenienti da alcuni esponenti politici locali.
Gli incarichi
A scandagliare tutte le posizioni occupate da Sgarbi è la stessa Antitrust: dal 2018 sindaco di Sutri (in provincia di Viterbo) in scadenza, dal 2019 prosindaco di Urbino, dal 2020 “assessore alla Bellezza” del comune di Viterbo. A queste si aggiungono altre posizioni: Commissario per le Arti di Codogno (Lodi); responsabile nazionale per la valorizzazione dei beni culturali, storici e artistici di Anci; Presidente del Mart di Trento e Rovereto; Presidente della Fondazione Gypsoteca e Museo Canova di Possagno; Presidente della Fondazione Ferrara Arte; Presidente del consiglio di amministrazione del Museo dell’Alto Garda; Presidente del Parco della antichissima città di Sutri; membro del Comitato scientifico della Galleria Nazionale di Urbino; membro per il Museo Galileo di Firenze e delle Gallerie dell’Accademia di Venezia; Direttore artistico della Fondazione Pallavicino di Genova; Direttore artistico della Fondazione Pio Alferano e Virginia Ippolito; Presidente di Rinascimento Associazione Culturale.