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Va in overdose e, poco dopo, muore in ospedale. E’ deceduto per arresto cardiocircolatorio determinato dall’assunzione di eroina che aveva innescato problemi polmonari, Paolo Di Giosia, 48 anni, operaio residente ad Alba Adriatica (Teramo).

L’uomo era spostato e padre di una figlia. È deceduto proprio la mattina di Pasqua. Nell’abitazione di via Firenze l’hanno ritrovato i familiari che hanno telefonato immediatamente al 118. Di Giosia è stato dapprima portato all’ospedale di Giulianova e poi a quello di Atri. La doppia tappa si è resa necessaria visto che nel nosocomio Giulianovese non c’era posto alla rianimazione e, per questo motivo e’ stato trasportato al presidio atriano dove e’ deceduto per aggravamento delle condizioni. Il magistrato di turno della procura di Teramo, Stefano Giovagnoni, ha disposto l’autopsia sul corpo dell’uomo che sara’ effettuata tra domani e dopodomani. Sull’episodio sono stati interessati i carabinieri della compagnia di Alba Adriatica e quelli di Giulianova. I primi sono stati avvisati solo qualche ora dopo dai sanitari. In casa dell’uomo non sono stati trovati siringa né laccio emostatico, stando ad una prima verifica. I militari non escludono infatti che possa essersi fatto di eroina (l’autopsia accertera’ anche il grado di tossicita’ della sostanza stupefacente, qualita’ e quantita’ finita in circolo) prima di rincasare. Di Giosia, Venerdi’ Santo, venne salvato una prima volta dopo essere finito in overdose. La sua presenza era stata segnalata in contrada Civita a Colonnella (Teramo) dove era giunta un’ambulanza che ha trasportato il 48enne al vicino ospedale di Sant’Omero (Teramo). Qualcuno aveva dato l’allarme dopo averlo visto esanime nella sua auto. Era stato strappato alla morte grazie al Narcan. La seconda ed ultima dose che si e’ iniettata domenica al contrario gli e’ stata, purtroppo, fatale.

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