Nel 1987, l’istituto francese Ifremer (Institut français de recherche pour l’exploitation de la mer) ha condotto una missione sottomarina denominata “Opera”, che ha portato alla scoperta di frammenti del relitto del DC-9 Itavia.
Ustica. Questa missione è stata cruciale per comprendere le cause della tragedia aerea. Ha permesso al giudice Rosario Priore di formulare una sentenza definitiva nel 1999, stabilendo la verità sull’accaduto: il DC-9 era stato abbattuto durante un’operazione di guerra aerea.
La Missione “Opera” e le sue Tecnologie
Le esplorazioni di “Opera” si sono spinte a 3620 metri di profondità, in una delle aree più profonde del Mediterraneo. I mezzi e le tecnologie utilizzate in questa missione erano le stesse impiegate due anni prima, nel 1985, per il rinvenimento del Titanic nell’Atlantico settentrionale. Questa straordinaria tecnologia subacquea ha permesso di individuare e recuperare i resti del DC-9, fornendo prove concrete per le indagini giudiziarie.
La Verità Giudiziaria e il Recupero dei Frammenti
Le immagini e i dati raccolti dalla missione “Opera” sono stati fondamentali per il giudice Rosario Priore Perché nella sua sentenza-ordinanza del 1999 ha dichiarato che il DC-9 Itavia era stato abbattuto nel corso di un’operazione militare. Questo importante verdetto ha messo in luce le circostanze drammatiche dell’incidente, contribuendo a chiarire una delle più controverse tragedie aeree italiane.
Arte e Memoria: l’Installazione di Jacopo Rinaldi
Le immagini catturate dalla missione “Opera” non sono solo documenti scientifici e giudiziari, ma anche materiali con un forte impatto visivo e emotivo. L’artista Jacopo Rinaldi ha utilizzato queste riprese per creare la videoinstallazione “Viaggio notturno per mare”. E che verrà proiettata la notte del 27 giugno su vari schermi disseminati in punti strategici di Bologna. Questa iniziativa fa parte della 15ma edizione di “Attorno al Museo”, una rassegna culturale organizzata dall’Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica.