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In una dichiarazione del 23 Giugno scorso, il Senatore Accademico Luca Bufo si è espresso sulla questione del “Contributo di Laboratorio”, pesando poco le parole ma lasciandosi trascinare dalla delusione di un risultato che poco aveva esaudito le sue aspettative politiche.

Nel far questo muoveva delle perplessità sull’opposizione del rappresentante al CdA di 360°.

La questione va letta in due modi: in primis secondo una lettura politica (lettura molto breve), in secondo luogo secondo una lettura umana (lettura più dettagliata).

Cominciamo dalla lettura politica: Luca Bufo ha rilasciato una controdichiarazione, in cui esprime la presa di coscienza per cui, del risultato che poco lo ha soddisfatto, la colpa non è affatto imputabile a Gianluca Malatesta che, seppur con modi e posizioni diverse, si è battuto ne’ più ne’ meno che per la stessa battaglia.

Ben più significativa è la “lettura umana”.

Da un lato abbiamo Luca Bufo che, come spesso capita agli emotivi che prendono troppo a cuore una questione, ha sentito l’esigenza di liberare il peso di un risultato che non lo soddisfaceva dando la colpa a qualcuno.

E a chi meglio del rappresentante dell’altra compagine, Gianluca Malatesta?

Tutto questo finchè, quando l’emotività si è placata, lo stesso Luca Bufo è tornato sui suoi passi.

Tutto ciò è perdonabile e, in un certo senso, piuttosto romantico.

Gliela vogliamo concedere un po’ di emotività, anche sconclusionata, un po’ di bollenti spiriti, un po’ di sangue, a un giovane politico?

Dall’altro lato c’è Gianluca Malatesta che, lette le accuse nei suoi confronti, promette querele, tuoni e fulmini.

Anche qui è piuttosto romantico vedere un ragazzo che, per una semplice dichiarazione, tira fuori la 44 Magnum dell’ispettore Callaghan.

Dietro a questa reazione c’è la purezza delle intenzioni e, anche qui, il furore giovanile.

Il problema, cari lettori, è quando un politico diventa così potente, ma così potente che, protetto da zie, ufo e templari, anche di fronte a un’invettiva non ci degna nemmeno più di una minaccia di querela.

Perciò, quando un ragazzo accusa e l’altro minaccia querele… siamo ancora nel mondo dei sani.

L’importante è capire, comprendere, tornare in se e fare un passo indietro.

Il Senatore Accademico Luca Bufo ritira l’accusa, manifesta la sua stima a Gianluca Malatesta e spera che da oggi in poi si continuino a condividere, seppur da prospettive diverse, le stesse battaglie per il bene degli studenti.

 

Marco Minnucci

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