Turco e Romandini, giudici e azionisti in nome del popolo italiano
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Questa video inchiesta porta alla luce nuovi sviluppi riguardanti due figure di spicco del sistema giudiziario abruzzese: il giudice Francesco Turco e suo zio, Camillo Romandini, entrambi coinvolti in vicende che sollevano questioni di conflitti di interesse e di etica professionale.

Turco e Romandini, giudici e azionisti in nome del popolo italiano. Camillo Romandini è noto per aver presieduto la Corte d’Assise di Chieti nel processo di primo grado sulla mega discarica di Bussi sul Tirino, dove assolse 19 imputati dall’accusa di avvelenamento delle falde acquifere. Tuttavia, la sua sentenza è stata successivamente ribaltata in appello. Romandini è stato condannato dal CSM per aver tenuto comportamenti imprenditoriali incompatibili con la sua carica di giudice, in particolare per la gestione di una sua azienda agricola che ricevette contributi pubblici indebiti per un totale di 46.000 euro. Nonostante le sanzioni, la sua azienda agricola è ora in fase di liquidazione, ma le accuse sul suo operato continuano a pesare.

Turco e la L&F IMMOBILIARE S.R.L

Il giudice Francesco Turco, attualmente in servizio presso il tribunale civile di Chieti, è coinvolto in un altro caso controverso. Turco è socio di maggioranza della L&F IMMOBILIARE S.R.L., una società che gestisce beni immobili e che ha legami con banche e istituti di credito. Questo solleva legittimi dubbi sulla sua capacità di emettere sentenze imparziali in materia di esecuzioni immobiliari e controversie bancarie, dato il suo coinvolgimento personale e finanziario in questo settore.

Nel video, approfondiamo come Turco si sia ricusato in un procedimento di pignoramento immobiliare dopo la nostra precedente inchiesta, e analizziamo la questione delle società anonime e dei bilanci certificati da figure legate al tribunale di Chieti. La L&F IMMOBILIARE ha acquistato immobili di prestigio da una società lussemburghese, e la trasparenza di tali operazioni rimane in discussione.

Con una società immobiliare attiva e beni significativi detenuti dai suoi soci, la posizione di Turco genera perplessità sulla capacità di mantenere una linea netta tra l’attività imprenditoriale e il ruolo di giudice. In questo video, facciamo luce su queste complesse dinamiche e interroghiamo la compatibilità tra l’esercizio della giustizia e gli interessi economici privati di chi dovrebbe essere un garante dell’equità.ora in liquidazione. Anche il giudice Turco, socio di una società immobiliare, solleva dubbi di conflitto di interessi, poiché è chiamato a giudicare su esecuzioni immobiliari e controversie bancarie.

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