La Tua è stata condannata a rimborsare i suoi autisti per le spese sostenute per il rinnovo del Certificato di Qualificazione del Conducente (CQC). La decisione è stata presa dal tribunale di Chieti il 23 aprile, a seguito di un ricorso presentato dall’avvocato Andrea Borrone, legale dell’ufficio vertenze della Cisl.
Tua dovrà rimborsare i dipendenti con 1 milione e 600 mila euro. Di soldi pubblici. “Una decisione – secondo il sindacato – di fondamentale importanza” per tutti i conducenti, sia di trasporto merci che di trasporto passeggeri, che si sono trovati a dover pagare personalmente per il rinnovo del loro certificato. In particolare, la sentenza obbliga la Tua spa a compensare le 35 ore di corso necessarie per il rinnovo del certificato come ore straordinarie e a rimborsare tutte le spese sostenute dagli autisti.
Per Andrea Mascitti, segretario interregionale Fit Abruzzo Molise, “Questa decisione rappresenta un cambiamento significativo, riconoscendo che le competenze e la professionalità, fondamentali per alcune aziende ma spesso trascurate da altre, sono un patrimonio aziendale i cui costi non possono essere trasferiti sui lavoratori. Diventa sempre più difficile far valere questi principi nei tavoli sindacali, contribuendo alla crescente carenza di autisti nel trasporto pubblico locale.”
Il sindacato ha sottolineato le difficoltà nel trovare autisti in tutta Italia, dato che l’ottenimento delle patenti e delle abilitazioni necessarie costa oltre 5.000 euro, mentre la professione è mal retribuita, spesso richiede più di 12 ore lavorative al giorno e comporta un aumento dei rischi di aggressioni e sanzioni.
“Se la precedente dirigenza della Tua avesse accettato l’accordo che avevamo proposto per i rinnovi dei CQC di 900 conducenti, con meno di 200.000 euro complessivi avrebbe evitato di dover pagare oggi una cifra che può superare 1,6 milioni di euro” aggiunge Mascitti.
L’attuale dirigenza di Tua ha visto un cambio di passo con il nuovo direttore generale della Società Maxmilian Di Pasquale ma – fondamentalmente – alcuni dei nomi della passata gestione – sono di nuovo presenti nell’attuale Cda. E dunque responsabili di quel mancato accordo che avrebbe evitato l’esborso da parte di Tua di diverse centinaia di migliaia di euro.
Ottanta nuovi professionisti nel settore ferroviario ma la Tua li manda ai concorrenti
Le stranezze in Tua non finiscono qui. A dicembre 2023 la Società Unica Abruzzese di Trasporto pubblica un avviso per ottanta nuove figure professionali che – si legge – “saranno formate per mansioni di sicurezza nel settore ferroviario, grazie a un finanziamento completo da parte della Regione Abruzzo”.
I percorsi professionali sono relativi a quattro specifici profili: macchinisti, capitreno, e manutentori dei treni e dell’infrastruttura. Ciascun profilo vedrà la formazione di venti candidati.
Gabriele De Angelis, presidente della TUA, ha spiegato: “La Regione Abruzzo, con l’impegno dei consiglieri regionali Marcovecchio e Angelosante, ha previsto un emendamento alla legge finanziaria regionale, stanziando 300.000 euro per la formazione di 80 profili altamente qualificati nel settore ferroviario. Questo comparto richiede un elevato livello di competenze.”
Il corso di formazione per la conduzione dei mezzi ferroviari permetterà a venti candidati di diventare agenti di condotta, ottenendo la licenza di condotta e il certificato di categoria A1/A4-B per merci e passeggeri. Altri venti candidati saranno formati come accompagnatori e preparatori del treno in manovra (capotreno e manovratore). I corsi sono realizzati in collaborazione con la Fondazione ITS MOST, le aziende partecipate della TUA, le aziende socie del Polo INOLTRA, e un centro di formazione riconosciuto da ANSFISA per tutti gli aspetti relativi all’acquisizione delle competenze previste dalla normativa vigente.
Il nuovo consigliere del CdA di Tua, Pasquale Di Nardo, ha sottolineato: “Nell’anno europeo delle competenze, dare una risposta concreta in termini formativi è un obiettivo centrato dalla nostra amministrazione regionale, che investe nel futuro delle risorse ferroviarie. Gestire una formazione così qualificante, grazie alla Regione Abruzzo, incrementa il know-how ferroviario dell’azienda e ne favorisce lo sviluppo professionale.”
Scarsa visione aziendale della TUA: i sindacati criticano duramente le recenti decisioni
Sarà pure che l’azienda di trasporti abruzzese pensa ai lavoratori qualificati ma – a quanto pare – nel giro di poco tempo pare rimangiarsi tutto. A gennaio 2024, quindi a poco meno di un mese dal bando, Tua nonostante soffra da anni di una cronica carenza di autisti di autobus, ha recentemente emesso un avviso interno che appare surreale.
1800 euro al mese e alloggio gratuito: un invito della TUA a cercare altrove
Un avviso interno, firmato dal direttore generale, invita i dipendenti che hanno superato il concorso pubblico del 2022, indetto per sopperire alla carenza di personale, a rivolgersi a un’azienda privata concorrente nel frusinate. Questa azienda, per un’assunzione fuori regione, nello specifico nel padovano, offre un contratto a tempo determinato con un salario netto di 1800 euro al mese e alloggio gratuito per tutta la durata del rapporto di lavoro.
Indifferenza e disprezzo dall’azienda regionale
I sindacati ricordano al Direttore Generale della TUA, Maxmilian Di Pasquale, anche membro dell’Organo Esecutivo Nazionale di Asstra, che l’azienda privata da lui promossa offre un inquadramento contrattuale che viola il Contratto Nazionale di Lavoro vigente. Questo comportamento denota indifferenza e disprezzo verso chi ha sostenuto oneri importanti per ottenere le patenti speciali necessarie a partecipare al concorso pubblico del 2022, e verso gli attuali dipendenti della TUA, costretti a turni massacranti a causa della cronica mancanza di personale.
Disagi per i cittadini e salari insufficienti
Le continue soppressioni di turni di servizio creano notevoli disagi ai cittadini abruzzesi, che passano inosservati o vengono ignorati dagli uffici competenti della direzione trasporti della regione. Inoltre, un neo-autista della TUA assunto a tempo pieno percepisce poco più di 1300 euro al mese, ben lontani dai 1800 euro mensili netti garantiti dall’azienda del frusinate per il trasporto pubblico nel padovano, cifra che gli autisti della TUA non raggiungono nemmeno dopo vent’anni di servizio senza una considerevole mole di straordinari.
Una gestione aziendale discutibile
Questo avviso si somma alla vertenza sindacale in corso riguardante i subaffidamenti e altre decisioni unilaterali che impoveriscono l’asset aziendale. Le Segreterie Regionali, dopo aver letto l’avviso, affermano che non è più accettabile assistere a decisioni che indeboliscono il potenziale umano e le risorse del settore trasporti della regione Abruzzo. Si chiedono: “Qual è l’interesse aziendale? Che visione guida un’azienda che manda fuori i propri candidati?”. L’unico termine che può sostituire l’aggettivo ‘incapaci’ per descrivere quanto sta accadendo è ‘surreale’,” concludono i Segretari regionali.