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Tsa, Maiorano in guerra con la Pezzopane: “dirò tutto ai giudici”.

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I fatti sarebbero legati a una presunta appropriazione indebita di denaro pubblico. Sulla questione, però, la Pezzopane ha sempre dichiarato di non aver mai preso soldi al Teatro stabile d’ Abruzzo.

“Ecco a voi le carte ufficiali depositate alla procura di Campobasso e Corte dei conti dell’Aquila” scrive Maiorano sul proprio profilo Facebook. Dunque, il reato per il quale era  indagata la senatrice era legato ad una presunta appropriazione di denaro pubblico quando era presidente del TSA e Presidente della Provincia di L’Aquila. Dalle documentazioni sarebbe emersa una donazione di 150mila euro da parte di Gigi Proietti al Teatro Stabile. Una parte della somma, circa 77mila euro, mancherebbe all’appello. Secondo Maiorano i fondi sarebbero stati prelevati dalla ex presidente.




La lotta tra Maiorano e il deputato del Partito democratico, Pezzopane, continua, dunque, senza sosta. Nel 2017 il giudice del Tribunale de L’Aquila, Adolfo Di Zenzo, condannò ad un anno di carcere e al pagamento di 10mila euro più 3.500 euro di spese legali Alessandro Maiorano per aver diffamato Simone Coccia Colaiuta, fidanzato della ex senatrice aquilana. “Attraverso il social network Facebook – aveva scritto il pm David Mancini che aveva disposto la citazione diretta in giudizio di Maiorano – offendeva l’onore e la reputazione di Coccia Colaiuta, pubblicando le seguenti espressioni: ‘ridicolo, raccomandato fallito, ti denuncio e mi metto a indagare sulla Pezzopane vediamo che salta fuori”. A seguire ci fu un altro processo in cui l’imputato era Colaiuta con l’accusa di truffa proprio ai danni di Maiorano

La storia si configura in una serie di numerose denunce reciproche e offese sui social che vanno avanti da molti anni.

“Al mio avvocato Taormina e al sottoscritto” spiega Maiorano in una diretta Facebook “è arrivato un atto ufficiale dalla procura della Repubblica di Campobasso dove si evince che il pm aquilano, David Mancini, è formalmente indagato per il presunto reato 326 c.p. (rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio) in relazione alle mie denunce”. aggiunge ancora Maiorano. Mancini è pm presso la procura distrettuale dell’Aquila.

L’udienza è fissata per il 2 ottobre 2019 al tribunale di Campobasso davanti al gup.

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