I carabinieri trovano il malloppo in casa di una famiglia rom durante una perquisizione nel quartiere gemello di Rancitelli, quello di Fontanelle di Pescara.
Ben 110mila euro in contanti che, però, secondo il giudice per le indagini preliminari, Gianluca Sarandrea, devono rimanere nelle mani dell’uomo e della sua compagna. Una coppia, tra l’altro, disoccupata e di cui il Fisco non conosce traccia.
Le forze dell’ordine dopo il blitz del gennaio scorso, avevano rinvenuto il denaro nascosto in cucina. Il rom non era riuscito a giustificare quella somma e, dunque, il sostituto procuratore Marina Tommolini aveva disposto il sequestro del denaro. In casa del rom era stato trovato un bilancino di precisione oltre a del cellophane.
Per il gip non esiste “il minimo indizio in ordine al reato di ricettazione” e il denaro, dunque, non è da ritenersi di natura illecita.