Pettinari critica il dottor Paloscia e ritiene inopportuno che la Digos si occupi delle indagini giudiziarie
Ho ascoltato con enorme dispiacere – dichiara Domenico Pettinari Segretario Provinciale di CODICI – le parole del Prof . Paloscia primario di Cardiologia a Pescara nella trasmissione “Domenica Sportiva” in onda sul canale 7 GOLD allorquando in risposta alle domande di alcuni ospiti in studio se era stato fatto tutto il possibile per salvare la vita al giocatore Morosini – il Professore – risponde dicendo “in trentadue anni di laurea non ho mai praticato una rianimazione di 90 minuti come fatto su questo ragazzo” perché i protocolli ministeriali prevedono che su arresto cardiaco il tempo massimo delle procedure per rianimare debba essere di 30 minuti. Siamo profondamente grati al Prof. Paloscia per il suo notevole impegno a favore di questa vita ma non vorremmo sentire che in trentadue anni di attività tanti dei quali passati come primario e Pescara si sia fatto tanto superando di gran lunga i limiti del protocollo solo per questo povero ragazzo. Dalle parole del professore ci sembra quasi che vi siano cittadini di serie A e cittadini di serie B. Vorremmo essere sicuri che se domani arrivasse all’ospedale di Pescara “l’ultimo cittadino di questa terra” con un arresto cardiaco in corso venga trattato al pari degli altri magari anche per lui con un tentativo di rianimazione di 90 minuti e non solo di 30 come previsto dalla legge. Se si può fare di più facciamolo per tutti. Un’altra piccola riflessione la vorrei spendere sull’inchiesta giudiziaria in corso.Sembrerebbe che la sezione di Polizia Giudiziaria incaricata alle indagini giudiziarie sia la DIGOS di Pescara nella figura del suo Dirigente Dr. Leila Di Giulio.Considerato che il Gruppo Operativo addetto alla Sicurezza è sempre presieduto da un ufficiale di Polizia di Stato e nell’occasione sembrerebbe essere stato coordinato dal dirigente dell’Anticrimine della Questura di Pescara e quindi da un collega del dirigente della DIGOS che presta servizio nella stessa questura e considerato altresì che la DIGOS stessa fa parte del GOS (Gruppo Operativo Sicurezza) sarebbe stato forse più opportuno far fare le indagini ad un altro corpo di polizia non coinvolto nel servizio presso il GOS alla stadio adriatico.