La terra è tornata a tremare e, questa volta, in maniera ancora più forte rispetto alle scosse precedenti. Il terremoto alle 7.41 di stamattina è stato di magnitudo 6.1 in Umbria, epicentro tra Norcia, Preci e Castel Sant’Angelo sul Nera. Il terremoto è stato a 10 chilometri di profondità.
La magnitudo conferma che la scossa è la più intensa della sequenza sismica iniziata alle 3,36 del 24 agosto, quando il terremoto che distrusse Amatrice e Accumuli con una magnitudo di 6.0. Gli scuotimenti sono stati avvertiti fino in Veneto.
A Tolentino (nelle Marche) sarebbe crollata una chiesa con dentro una trentina di fedeli che assistevano alla Messa domenicale. In una frazione di Amatrice (Rieti) sarebbero state estratte dalle macerie. A Norcia è crollata la cattedrale con frati in ginocchio davanti alla statua di San Benedetto con accanto cittadini impauriti.
“È crollato tutto, vedo colonne di fumo, è un disastro”, ha detto il sindaco di Ussita, dove dopo la scossa di 5.9 di mercoledì sera era stata disposta la zona rossa con l’evacuazione totale dal centro storico.
Drammatico il racconto del sindaco di Castelsantangelo, Mauro Falcucci:
Il sindaco di Ussita, Marco Rinaldi:
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La scossa è stata avvertita fortissima in tutto il centro Italia ma anche lungo tutto lo stivale, da Bolzano alla Puglia. Al momento ci sono feriti, ma non si hanno notizie di vittime, ha detto il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio.
Una decina i feriti e di lieve entità, tranne una persona che viene segnalata di qualche gravità. Inoltre, tre persone sono state estratte vive dalle macerie a Tolentino, dove si sono avuti diversi crolli a seguito dell’ultima scossa. “Ci sono problemi di viabilità dappertutto, a cominciare dalla Salaria chiusa”, ha spiegato ancora il capo della Protezione civile.
Un’altra scossa di magnitudo 4.6 sempre con epicentro tra Preci e Norcia è stata avvertita intorno alle 13.
La parte alta della frazione di Castelluccio di Norcia è stata rasa al suolo dal forte terremoto di stamani.
Allarme del governatore della Regione Marche per gli sfollati.
“Da 10mila rischiamo di arrivare a 100mila persone che avranno bisogno di essere assistite”, ha detto il presidente della Regione, nella Sala operativa provinciale della Protezione civile, per monitorare la situazione dopo l’ultima scossa di terremoto.
“L’area interessata – ha spiegato Ceriscioli – toccando, oltre al Maceratese, anche Ancona. Andando avanti di questo passo, con la crisi sismica che non si arresta, si rischia di arrivare a 100mila sfollati”.
La Basilica di San Benedetto e la cattedrale di Santa Maria argentea, a Norcia, sono crollate: sono rimaste in piedi parte delle facciate e delle strutture.