Un economista di fama mondiale e un governatore s’incontrano per parlare di strategie d’uscita dalla crisi. Gli operai però aspettano “fuori”
Gianni Chiodi ha tenuto un’interessante conferenza stampa sull’economia con Dominick Salvatore, uno dei più importanti economisti al mondo, tra l’altro consulente della Banca mondiale e del Fondo monetario internazionale. I temi di cui si è parlato sono stati la crisi internazionale e le prospettive di sviluppo dell’Abruzzo, nel contesto nazionale e globale. Lo stesso Salvatore è convinto sostenitore dell’abbattimento dei debiti sovrani per rilanciare l’economia internazionale. “In tre anni – ha dichiarato il presidente Chiodi – abbiamo centrato l’obiettivo storico di portare i conti della sanità in avanzo, riducendo il debito pubblico del 25 per cento – circa un miliardo di euro – tagliando di un terzo la spesa pubblica e conducendo una vera e propria crociata contro gli sprechi e i privilegi”. “I cittadini abruzzesi devono sapere – ha proseguito Chiodi – che in questi tre anni l’Abruzzo non ha contratto un solo euro di debito, né sottoscritto nuovi mutui impegnando le future generazioni, né tantomeno sono state tagliate risorse alla sanità ma eliminate solo le spese inutili per il funzionamento della macchina amministrativa, dalle auto blu al coacervo degli enti, ai consigli di amministrazione. Tutte queste misure sono ora in grado di liberare risorse nuove che non saranno più impiegate per pagare onerose rate di mutuo o per sovvenzionare spese improprie o carrozzoni politici ma per finanziare lo sviluppo strutturale di questa regione, delle famiglie, delle imprese e del territorio”. E mentre all’interno della sala conferenza si svolgeva il dibattito, appena fuori c’è stata una manifestazione di un gruppo di lavoratori della Sixty e della Air Technics, per riportare all’attenzione del Governatore il dramma occupazionale che stanno vivendo.
di Vento che Cambia