Domani sarà il cosiddetto venerdì nero delle tasse sulla casa. Ancora una volta i contribuenti sono chiamati a sborsare milioni di euro per le casse dello Stato. Sono 2400 i Comuni che dovranno pagare la tassa sulla casa con un ulteriore innalzamento dell’aliquota base oltre il 4 per mille. Pochi i Comuni che hanno resistito alla ‘mazzata’.
Oggi sarà il cosiddetto venerdì nero delle tasse sulla casa. Ancora una volta i contribuenti sono chiamati a sborsare milioni di euro per le casse dello Stato. Sono 2400 i Comuni che dovranno pagare la tassa sulla casa con un ulteriore innalzamento dell’aliquota base oltre il 4 per mille pochi, invece, quelli che hanno resistito alla ‘mazzata’ trovando una via di fuga per i propri cittadini.
L’una tantum della tassa sui rifiuti, la Tares, è l’altra tassa inventata per braccare i pochi spiccioli rimasti nelle tasche degli italiani. Dopo l’abolizione dell’Imu le coperture per cancellare totalmente l’imposta non sono bastate e, quindi, il governo fa pagare ai proprietari delle prime case il 40% tra l’aliquota fissata dai Comuni e quella standard dello 0,4 per mille. Grazie a questa ‘idea’ lo Stato incasserà 380 milioni di euro. Con la Tares i contribuenti porteranno nelle casse statali oltre un miliardo di euro. Il tributo è stato aumentato di 30 centesimi al metro quadro.
Ma non per tutti i Comuni d’Italia è così. In Abruzzo, a Palombaro, un paese della provincia di Chieti di poco più di mille abitanti, ai cittadini non fa pagare né mini-Imu né Tares. “Oltre ad aver rifiutato l’approvazione della TARES e riapprovato la TARSU senza aumenti rispetto all’anno precedente – spiega il sindaco Consuelo Di Martino – siamo riusciti ad evitare la mini-IMU in quanto, nell’ultimo biennio, non abbiamo approvato un’aliquota, per le abitazioni principali, superiore a quella base stabilita dalla legge statale (pari al 4 per mille)”. Di Martino spiega anche come è stato possibile tutto ciò:”Ci siamo riusciti perché abbiamo razionalizzato al massimo le spese ed abbiamo effettuato degli investimenti (vedi fotovoltaico) i cui frutti danno un po’ di respiro alle nostre casse”. Per gli abitanti degli altri paesi limitrofi:”i cittadini e le attività produttive si sono visti recapitare cartelle di pagamento con importi lievitati anche del 300/400%”.
ZdO