Stefano Esposito non era un criminale incallito. Come altri massacrati dalla giustizia
Roma, un’aula di tribunale vuota. Il giudice sfoglia l’ultimo fascicolo, firma l’archiviazione, e con un colpo di penna chiude un capitolo lungo sette anni.
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Roma, un’aula di tribunale vuota. Il giudice sfoglia l’ultimo fascicolo, firma l’archiviazione, e con un colpo di penna chiude un capitolo lungo sette anni.
Roma, 2.589 giorni dopo l’incipit di questa tragicommedia, cala il sipario su una delle tante pièce giudiziarie all’italiana.