Dopo che l’esecutivo ha deciso di arrestare chi non riesce a pagare le tasse e aver dato ai Comuni l’autorizzazione a prelevare i crediti direttamente dai conti correnti dei cittadini, arriva un’altra tassa auto per gli automobilisti.
Il governo pasticcione si prepara a rincarare la dose sulle auto. Non bastava la stangata sulle auto aziendali, adesso ne arriva un’altra che può avere conseguenze ben più pesanti su tutti gli automobilisti.
La segnalazione di Confarca
L’associazione che riunisce le autoscuole e tutti i consulenti che operano nel settore ha segnalato che dal 2020 i contribuenti potrebbero pagare fino a 10 euro in più per ogni singola pratica che riguarda il veicolo. Il motivo sta tutto nel sistema di pagamento “PagoPa” che dà vita ad una nuova strada per i versamenti nella Pubblica amministrazione e, dunque, a una nuova tassa.
Il nuovo corso dei pagamenti
I nuovi pagamenti partiranno tra dicembre 2019 e gennaio 2020. Col PagoPa si riduce sotto un unico strumento il ventaglio di opzioni per i pagamenti alla Pa, in questo modo gli incassi di Motorizzazione e Aci saranno molto più veloci.
Ma…
Le agenzie che operano nel settore del disbrigo pratiche automobilistiche dovranno versare i corrispettivi incassati all’amministrazione pubblica. Il tutto con un passaggio dai prestatori di servizio che percepiranno commissioni. Un costo che, ovviamente, ricade sulle tasche degli automobilisti.
La rimodulazione delle tariffe
Il nuovo documento di circolazione subirà un’adeguamento delle tariffe. Il Mit, intanto, ha risposto a Confarca: “L’importo dell’operazione non supererà per la maggior parte delle agenzie un totale di 1,60 euro a pratica. Peraltro non è più richiesto alle agenzie di pratiche auto di prestare una fidejussione bancaria o assicurativa in ragione della intrinseca sicurezza di PagoPA, con conseguenti benefici per le agenzie e per l’utenza tutta”.