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Stefano Moretti dovrà chiarire ai giudici alcuni aspetti della denuncia presentata mesi fa nei confronti di decine di persone, tra le quali il ministro Beatrice Lorenzin.

Il Comando dei Carabinieri per la Tutela della Salute (Nas) su disposizione della Procura di Napoli nell’ambito dell’inchiesta aperta dagli uffici giudiziari partenopei sul dossier “Infusioni Libere” di oltre seicento pagine depositato da Stefano Moretti, hanno acquisito documentazione utile alle indagini presso il Ministero della Salute a Roma riguardo il caso Stamina e la prima commissione nominato dal Ministro Lorenzin.

Tra i nomi tirati in ballo da Moretti Fabrizio Oleari, Luca Pani, Nanni Costa, Bruno Dallapiccola e lo stesso Ministro della Salute Beatrice Lorenzin. L’inchiesta è stata avviata dal Procuratore Capo della Repubblica di Napoli, Giovanni Colangelo e affidata a Walter Brunetti della sezione reati commessi dalla pubblica amministrazione.

Tra le ipotesi di reato avanzate dai pro Stamina l’omissione in atti d’ufficio, il falso ideologico in atto pubblico e l’interesse privato in atto pubblico. Prima di Moretti sono stati convocati Bruno Talamonti, del Movimento Vite Sospeseche ha già prodotto ai Magistrati una gran mole di documentazione necessaria alle indagini. Inoltre è stata ascoltata anche Simona la mamma del piccolo Mattia Fagnoni. Moretti e Talamonti sono assistiti dall’Avvocato penalista Marisa Berarducci del Foro di Chieti. Moretti ha citato oltre 30 testimoni tra cui il Procuratore Capo della Repubblica di Pesaro, Manfredi Palumbo.

ZdO

 

 

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