La relazione consegnata dal Nucleo Antisofisticazioni e Sanità dell’Arma al procuratore di Torino, Raffaele Guariniello, parla chiaro: per fermare Stamina o s’interdice la Molino oppure si sequestrano le cellule.
Visto che la prima opzione non è riuscita, il braccio armato dello Stato ha percorso la strada che, già nel 2013, aveva portato al sequestro di alcuni campioni di cellule staminali.
La notizia arriva all’indomani dell’infusione effettuata su Celeste, la bimba di 4 anni affetta da Sma1, proprio da Marino Andolina, vice presidente di Stamina Foundation, che ha confermato la piena riuscita dell’intervento.
Martedì 26 agosto dovrebbe essere il giorno dell’infusione per Noemi Sciarretta, la bimba guardiese che ha avuto accesso alle infusioni di staminali per decisione del tribunale dell’Aquila.
Il condizionale rimane d’obbligo dopo l’ennesimo attacco al metodo del professor Davide Vannoni.
ZdO