Da una parte specula e dall’altra combatte “l’autoritarismo, il razzismo e l’intolleranza”. Una doppia faccia dell’ideatore della società aperta.
Il finanziere ungherese riversa sull’Italia una bella cifra: ben 2,1 milioni di dollari nel solo 2017. Sono 28 i soggetti che ricevono finanziamenti direttamente dalla Open Society Foundation del magnate George Soros. Tutte iniziative in favore di immigrazione, diritti umani, Ue e informazione. Stando ai dati parzialmente diffusi dalla Open Society, il 52% dei fondi sono finiti a progetti per “l’uguaglianza e la lotta alle discriminazioni”, mentre il 22% è finita a iniziative per il “progresso economico” e il 14% a “istituzioni per i diritti umani”. Un 6% delle risorse sono andate a favore di settori dell’“informazione” e un altro 6% per le “pratiche democratiche”.
Le associazioni che ricevono soldi da Soros sono tante ma non è facile risalire ai loro nomi. L’Open Society non ha reso noto il dettaglio dei dati. Tra le italiane spuntano però il Consiglio Italiano per i Rifugiati, che nel 2016 ha ricevuto 125mila dollari. Poi c’è l’Arcigay (150mila dollari nel 2016), l’Associazione 21 luglio (che difende i diritti di rom e sinti), beneficiaria nel 2016 di quasi 25mila dollari per 15 mesi. Infine ci sono le associazioni, onlus e Ong: Diritto Sapere, Ecomuseum Casilino ad Duas Lauros, Refugees Welcome Italia, Officine Gomitoli, Nando Peretti Foundations, Fondazione Italiana Charlemagne, Fondazione con il Sud e Compagnia di San Paolo.
Soros iniziò a emergere tra le migliaia di gestori di fondi di tutto il mondo nel 1992, durante il “mercoledì nero” della sterlina in cui scommise contro la moneta britannica e vendette allo scoperto dieci miliardi di dollari di sterline. L’operazione di Soros contribuì in qualche misura al crollo della sterlina di quei giorni e gli fruttò un miliardo di dollari. Sempre in quel periodo, Soros partecipò alla speculazione contro un’altra moneta: la lira italiana. Nel giro di pochi giorni, lira e sterlina uscirono dal Sistema monetario europeo (SME), un sistema che serviva ad ancorare le valute europee a dei cambi fissi le une con le altre. Durante la crisi, la lira venne svalutata di circa il 30 per cento.
Nel 2006 Sorso fu condannato da un tribunale francese per un caso di insider trading (aveva utilizzato informazioni in suo possesso per trarne un indebito vantaggio). A partire dalla fine degli anni Settanta, Soros ha speso centinaia di milioni di dollari per finanziare i movimenti democratici nei paesi del blocco comunista, come il sindacato polacco Solidarnosc.
Tramite la sua Open Societies Foundation e il finanziamento di altre centinaia di organizzazioni, Soros ha esteso la sua attività filantropica e umanitaria in tutto il mondo. L’interesse di Soros sarebbe quello di imporre una visione monolitica del mondo, fatta di economie capitalistiche e liberi scambi commerciali, libertà di costume e orientamento sessuale.