“Mentre noi restiamo in attesa di più autonomia e responsabilità per le città, il governo fa piovere soldi pubblici. Ha iniziato con Roma a cui sono stati condonati 12 miliardi di euro ora rilancia con Torino.”
A parlare così è il portale “Milanocittastato” che rivendica, da tempo, una piena autonomia economica.
Al centro delle preoccupazioni un nuovo atto firmato dal vicepremier Luigi Di Maio con cui ha dato il via libera a un decreto che fa di Torino una area di crisi complessa. Ad annunciarlo lo stesso ministro a Torino in occasione della presentazione della Casa delle Tecnologie Emergenti, un incubatore di startup e aziende innovative che sarà aperto nella città sabauda.
“Torino area di crisi complessa è uno strumento fondamentale, certifica il fatto che la città ha vissuto anni di crisi, in particolare per le aziende di alcuni settori, accompagnando queste imprese per aiutarle a compiere quella rivoluzione tecnologica che permetterà loro di tornare competitive” ha detto il sindaco di Torino, Chiara Appendino.
Solo qualche giorno fa grazie al “decreto crescita” è stato trasferito allo Stato il debito accumulato dal Comune di Roma: ben 12 miliardi di euro.
Ciò porterà, entro il 2021, alla fine della gestione commissariale del debito della Capitale e nello stesso anno si abbasserà l’addizionale locale di Roma in carico sui cittadini romani. In sostanza, i romani pagheranno di meno e si ritroveranno liberi dai debiti a spese.
“Per capirci, con 12 miliardi Milano potrebbe costruire tre nuove linee della metropolitana, di cui una circle line, oppure portare il traffico automobilistico sottoterra con dei tunnel stradali sotto la città, oppure ancora si potrebbe realizzare in tutta la città un sistema sotterraneo di riscaldamento geotermico in grado di abbattere l’inquinamento prodotto dalle caldaie” spiega ancora Milanocittastato. “Con 12 miliardi potremmo sostituire il parco auto di tutti i cittadini con veicoli elettrici o ibridi o ancora, potremmo costruire delle linee TAV che ci portino al mare in meno di mezzora.”
Chissà se anche a Milano il governo farà un regalo.