Una forte scossa è stata avvertita all’Aquila e in gran parte d’Abruzzo. Il terremoto ha coinvolto anche Roma. Una scossa di terremoto è stata registrata dai sismografi dell’Ingv alle 18.35. Epicentro in provincia de L’Aquila, magnitudo provvisoria tra il 4,4 e il 4,9. La scossa è stata avvertita distintamente a Roma e in molte zone dell’Italia centrale fino a Napoli.
Scossa di terremoto di magnitudo provvisoria tra 4.4 e 4.9
La scossa è stata registrata dagli strumenti dell’istituto nazionale di geofisica con epicentro a Balsorano, in provincia de L’Aquila. La scossa è avvenuta alle 18.35 ed è stata avvertita anche nel Lazio, a Roma, e in Campania, a Napoli. Subito dopo la scossa la popolazione ad Avezzano e in alcuni paesi della Marsica si è riversata in strada. Al momento non sono segnalati danni a persone o cose. La scossa è stata avvertita nettamente anche a Chieti.
Eventi sismici poco prima delle 18
La scossa è stata preceduta da una serie notturna di eventi sismici di lieve entità tra Balsorano e Pescosolido (Frosinone). La scossa più forte, di magnitudo 2.8, è avvenuta all’1.13 di questa notte, preceduta da una di magnitudo 2.2 – alle 22.53 di ieri – e seguita da una di magnitudo 2.5 alle 4.39 di questa mattina. I terremoti sono stati distintamente avvertiti dalla popolazione al confine tra Abruzzo e Lazio. In via precauzionale il sindaco di Balsorano, Antonella Buffone, ha disposto la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado causa dello sciame sismico in atto.
Chiamate ai numeri di emergenza a Roma
Paura a Roma dove la scossa di terremoto è stata avvertita distintamente in diverse zone della città. Decine le chiamate arrivate in pochi minuti al Numero unico di emergenza Nue 112. Secondo quanto si è appreso, sono circa 50 finora da parte di cittadini spaventati. Al momento non vengono segnalati feriti o danni nella Capitale. Le chiamate stanno arrivando principalmente dal quadrante est. Il terremoto è stato avvertito anche a Rieti e nel Frusinate.
Paura in Abruzzo.
La scossa è stata avvertita distintamente anche all’Aquila capoluogo, dove alcuni dipendenti della Regione Abruzzo, in servizio nella sede in via Salaria antica est, hanno lasciato ordinatamente il palazzo e sono scesi in strada, e a Sulmona (L’Aquila).