Nel mirino questa volta ci finisce un altro nome eccellente della galassia togata: Riccardo Fuzio, procuratore generale della Cassazione. E, proprio a lui, i colleghi dell’Associazione nazionale dei magistrati hanno chiesto un “gesto di responsibilità”.
A Fuzio l’Anm aveva chiesto di fare un passo indietro dando le dimissioni dal suo incarico. Nel frattempo il magistrato è stato deferito ai probiviri dell’Associazione. Fuzio ha chiesto il pensionamento anticipato, accolto dal Csm, e rimarrà in carica fino al 20 novembre 2019.
“Le dettagliate notizie di stampa pubblicate ieri, riguardanti il Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione, fanno emergere un nuovo, sconcertante episodio nel quadro già molto grave emerso dagli atti dell’indagine della Procura della Repubblica di Perugia”, sottolinea la Giunta Esecutiva Centrale dell’Associazione Nazionale Magistrati in una nota. Si tratta di condotte – scrive la Giunta – ancora più gravi in quanto riferite al titolare di un Ufficio che ha, tra le proprie prerogative, anche l’esercizio del potere disciplinare, ed è membro di diritto del Consiglio Superiore della Magistratura”. La magistratura, le istituzioni repubblicane e i cittadini “si attendono oggi un gesto di responsabilità, capace di separare la vicenda personale, ed il corso delle indagini, dalle istituzioni, onde preservarle da ulteriori effetti devastanti rispetto a quelli che già si sono prodotti”.
L’inchiesta
“Ci stanno le cose con Adele e il viaggio a Dubai… saranno 2.000 euro”. Queste le parole pronunciate il 21 maggio scorso dal procuratore generale presso la Cassazione Riccardo Fuzio in un colloquio con il pubblico ministero Luca Palamara. Il colloquio tra i due — amici di vecchia data e colleghi di corrente: la centrista Unità per la costituzione — dura oltre un’ora. Anche il pg della Cassazione è titolare dell’azione disciplinare, ma quella sera non ha ritenuto inopportuno discutere con l’amico Palamara dell’inchiesta che lo riguardava. I due parlano anche dell’imminente nomina del nuovo procuratore di Roma, e il pg valuta insieme a Palamara gli schieramenti in campo e suggerisce possibili mosse in vista della votazione al Csm.
I due si vedono intorno alle 22. Fuzio, nei giorni precedenti, era stato contattato dal consigliere Luigi Spina quando il fascicolo su Palamara era arrivato a palazzo dei Marescialli. Palamara è accusato di aver ricevuto dall’imprenditore Fabrizio Centofanti soldi, viaggi e un anello per l’amica Adele.
Fuzio: “Non ho capito… Mi avete detto prima di farlo presto, ora che facciamo presto…perché si sono spaventati di questo fatto che può venire fuori uno sputtanamento su di te…nessuno me l’ha detta questa storia di Fava, perché Fava è fermo…”.
Si parla dell’esposto del pm romano, Stefano Fava, contro l’ex procuratore Pignatone e l’aggiunto Paolo Ielo.
Palamara: “Però Mattarella… Ermini ti ha messo in mezzo Riccà, perché con altri episodi… raccontare … e cioè mi devi fare capire, ora fammi capire tutto…Perché io…se c’ho da preoccuparmi…ma tu l’hai letto? Le carte che dicono?“
Fuzio: “Per questa cosa che ho detto…è una cosa che invece era nota a tutti perché non solo…ma era…a patto che la nota è indirizzata a quattro persone della Procura e quindi tra questi sta Cascini (ex procuratore aggiunto di Roma, oggi componente del Csm, ndr) e lui sa bene di questa cosa qua…però se ne tiravano fuori…’no, ma io non sapevo’… Però io a lui l’ho rassicurato, gli ho detto guarda, però tu non devi reggere perché io quando è venuta fuori questa cosa a settembre me l’ha detta, gli ho parlato… e lui mi ha rassicurato, quando dicono ma l’informativa è chiaro che è partita, poi bloccata… ‘non si può’…”
Verso la fine dell’incontro si riparla dell’inchiesta di Perugia
Palamara: “Perché almeno l’unico modo per controbattere l’informativa è poter darle l’archiviazione, se no che c… faccio giusto? Però rimane l’informativa che mi smerda…nessuno gli dice questa cosa qui, questo è gravissimo… qualcuno glielo deve dire, cioè o gli dici chiaro, sennò veramente io perdo la faccia… mi paga il viaggio, l’informativa non l’ho mai letta, non si sa di che importo si parla…qual è l’importo di cui si parla? Si può sapere?… cioè io non so nemmeno quanto è l’importo di cui parliamo”
Fuzio: “Si…ci stanno le cose con Adele”
Palamara: “Cioè…almeno tu…ma le cose con Adele…”
Fuzio: “E il viaggio a Dubai…”
Palamara: “Viaggio a Dubai…Quant’è? Ma quanto c… è se io…allora…E di Adele…cioè in teoria…va bè me lo carico pure io…quanto…quant’è, a quanto ammonta?”
Fuzio: “Eh sarà duemila euro…”
Nella conversazione si parla anche della nomina del procuratore di Roma e le trattative in corso per bloccare Francesco lo Voi e Giuseppe Creazzo (di Unicost) facendo prevalere Marcello Viola.
Fuzio: «Perché neanche loro…allora dice…a questo punto sono iniziati i teatri, ma alla catanese…io gli ho spiegato…il problema è questo, che loro mettono subito…calano le braghe su Creazzo…però, se tiene, è chiaro che…si può anche non sfidare.. (…) Oppure devono entrare…devono rimanere in tre per fare il ballottaggio»
Palamara: «Ma noi dobbiamo…c’abbiamo il consenso, è l’unica cosa, come al solito a quel punto, per salvare il gruppo, cade su di te…ma pure, puoi tenere su Creazzo? In plenum? Come fai? (…) Se io dico…noi facciamo Viola a Roma tramite l’astensione di Riccardo…va bene, è il gioco delle parti, loro lo sanno e stiamo a posto» (…)
Cominciano i conteggi dei possibili voti, con gli schieramenti di correnti e «laici».
Palamara: “Vanno 5 di Unicost…quattro di Area…e sono nove, Cerabona dieci…bisogna vedè che cosa fa Ermini…Si astiene giusto?”.
Fuzio: “Ermini si dovrebbe astenere”
Palamara: “Almeno quello…visto che mo’ è scandalizzato da me… Allora se tu ti astieni non può mai vincere Creazzo…”
Fuzio: “Siamo a nove più Cerabona dieci, giusto?”
Palamara: “Ma la Grillo sta facendo veramente la pazzia per Creazzo? In maniera… allora sarebbe meschina”.
Fuzio: “Lasciamo perdere… allora il problema è lavorare sui numeri, questo è il problema”
Palamara: “Eh, ho capito… Allora prima di tutto far fermare accordo Unicost”.
Fuzio: “Ma che sei matto?”
Palamara: “Da stasera cambia tutto”.