SASI, senz'acqua in pieno inverno: un utente dà l'acconto di un euro sulle bollette
Spread the love

La gestione idrica in Abruzzo continua a suscitare polemiche, con la SASI (Società Abruzzese per il Servizio Idrico Integrato) al centro di un dibattito acceso.

SASI, senz’acqua in pieno inverno: un utente dà l’acconto di un euro sulle bollette. Un cittadino, esasperato dai continui disagi, ha deciso di intraprendere una protesta simbolica che sta facendo il giro dei social media e delle cronache locali.

La dichiarazione del cittadino

Con un post su Facebook, Massimiliano Travaglini ha manifestato la sua rabbia con queste parole:

“Importante!! Avviso alla Sasi Spa e per conoscenza all’utenza Sasi tutta su Facebook della provincia di Chieti’. A causa del vostro: ‘aggiornamento delle chiusure idriche programmate dal 2 al 7 gennaio 2025’ e della ‘sospensione idrica per riparazioni urgenti’ in provincia di Chieti, comuni da voi forniti nei giorni di gennaio 2025, si comunica di aver effettuato i pagamenti a mezzo bonifico degli acconti pari ad 1 euro (cadauno) delle vs fatture con scadenza 13/01/2025”.

Questo gesto simbolico rappresenta una forma di protesta contro le ripetute interruzioni della fornitura idrica che colpiscono decine di comuni nella provincia di Chieti, creando disagi sia alle famiglie che alle attività economiche.

Il contesto: chiusure idriche senza fine

Le interruzioni programmate della fornitura d’acqua da parte della SASI sono diventate una costante in molti comuni abruzzesi, specialmente nella provincia di Chieti. Durante le festività natalizie, ben 54 comuni sono stati coinvolti in razionamenti che hanno suscitato grande malcontento. Tra questi, Altino, Archi, Lanciano, Ortona e San Salvo hanno vissuto giornate senza acqua in pieno periodo festivo.

Nonostante le abbondanti nevicate e le risorse idriche teoricamente disponibili, i cittadini si sono trovati a dover affrontare chiusure non solo nelle ore notturne, ma anche durante il giorno. Questo ha aggravato la situazione, soprattutto per le attività commerciali e per le famiglie con bambini piccoli o anziani.

Una protesta che diventa simbolo

La scelta di pagare le bollette con acconti simbolici di 1 euro è un gesto che va oltre la semplice contestazione economica. È un messaggio forte che richiama l’attenzione su una gestione percepita come inefficiente e poco rispettosa dei diritti degli utenti.

Questo tipo di protesta non è un caso isolato. Già in passato, i cittadini hanno adottato iniziative simili per manifestare il loro dissenso verso i disservizi di aziende pubbliche o private. Tuttavia, l’azione dell’utente SASI assume un valore particolare in un contesto in cui l’acqua è un bene primario e indispensabile.

L’impatto sui cittadini e sulle imprese

Le interruzioni della fornitura idrica hanno avuto ripercussioni pesanti su tutta la popolazione. Le famiglie si sono trovate costrette a riorganizzare la propria quotidianità, accumulando scorte d’acqua in taniche e bottiglie. Le attività commerciali, in particolare quelle legate alla ristorazione e al turismo, hanno subito perdite economiche considerevoli a causa dell’impossibilità di garantire un servizio adeguato ai clienti.

In alcuni casi, i cittadini hanno dovuto ricorrere a fonti d’acqua alternative, come le fontane pubbliche o l’acquisto di serbatoi per l’acqua potabile. Queste soluzioni, però, comportano ulteriori spese e disagi, rendendo la situazione insostenibile a lungo termine.

Le giustificazioni della SASI

In risposta alle critiche, la SASI ha dichiarato che le interruzioni sono necessarie per effettuare lavori di manutenzione e riparazione della rete idrica, spesso datata e soggetta a guasti frequenti. L’azienda ha sottolineato che sta lavorando per migliorare il servizio, ma ha anche ammesso che le difficoltà strutturali e la scarsità di risorse rappresentano sfide importanti.

Nonostante queste spiegazioni, la fiducia degli utenti nei confronti della SASI appare sempre più compromessa. La percezione diffusa è che le soluzioni adottate siano insufficienti e che manchi una pianificazione efficace per affrontare le emergenze.

Possibili soluzioni e prospettive future

La situazione richiede un intervento deciso da parte delle istituzioni locali e regionali, che devono collaborare con la SASI per garantire una gestione più efficiente delle risorse idriche. Tra le possibili soluzioni, si potrebbe considerare:

  • Investimenti nelle infrastrutture: modernizzare la rete idrica per ridurre le perdite e aumentare l’efficienza del sistema.
  • Comunicazione trasparente: informare tempestivamente i cittadini sulle interruzioni programmate e sulle motivazioni alla base delle stesse.
  • Partecipazione dei cittadini: coinvolgere le comunità locali nelle decisioni riguardanti la gestione idrica, attraverso consultazioni pubbliche e forum di discussione.

La protesta simbolica del cittadino che ha deciso di pagare le bollette con acconti di 1 euro è un chiaro segnale di malcontento verso una gestione considerata inadeguata. Questo gesto richiama l’attenzione su un problema che va oltre il semplice disagio pratico, toccando temi come la dignità delle persone e il diritto all’accesso all’acqua.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Segnalaci la tua notizia