SASI ci diffida, ma Zone d’Ombra TV non si ferma: ecco la nostra risposta
Spread the love

di Zone d’Ombra TV

La SASI, la società che gestisce il servizio idrico di 92 comuni in provincia di Chieti, ha deciso di diffidarci formalmente. Una lettera firmata dai loro legali ci intima di rimuovere i nostri video, di non pubblicare altri contenuti e di rettificare quanto affermato nei nostri approfondimenti.

Perché? Perché abbiamo sollevato domande legittime sulla gestione della società. Perché abbiamo chiesto trasparenza su assunzioni, appalti e carriere. Perché abbiamo raccontato fatti basati su documenti, bilanci e atti ufficiali.

E soprattutto, perché abbiamo chiesto più volte un confronto pubblico al presidente Gianfranco Basterebbe. Una richiesta rimasta sempre senza risposta.

Le nostre domande senza risposta

Abbiamo inviato PEC. Ci siamo presentati di persona alla conferenza stampa dello scorso 12 marzo, presso la sede della SASI a Lanciano. Abbiamo chiesto, educatamente ma con fermezza, che il presidente rispondesse ai nostri quesiti.

Risultato? Il silenzio.

Ora, però, riceviamo una diffida in cui ci viene contestato di aver affermato che “le assunzioni e le carriere del personale all’interno della società siano determinate da appartenenze politiche e relazioni di parentela”.

Quella che è stata una domanda legittima, basata su documenti e segnalazioni, viene trasformata in un’accusa. E ci viene chiesto di tacere.

SASI: società privata, ma di fondi pubblici

Ricordiamo un dato che sembra sfuggire: SASI è una società di diritto privato, certo, ma interamente partecipata da enti pubblici. Gestisce fondi pubblici, finanziati dalle tariffe dei cittadini dei comuni partecipanti.

Proprio per questo motivo, crediamo sia non solo legittimo, ma doveroso, chiedere che la gestione avvenga con rigore e trasparenza. Che le assunzioni e gli avanzamenti di carriera non seguano logiche privatistiche opache, ma siano chiari agli occhi di tutti, proprio come dovrebbe essere per ogni ente pubblico.

Non lo diciamo noi. Sono i cittadini a chiederlo. Sono diversi comuni soci a esprimere malcontento e a non voler rinnovare l’attuale management.

Il diritto di informare non si tocca

La Costituzione parla chiaro: l’articolo 21 garantisce la libertà di stampa. E la giurisprudenza conferma che la critica giornalistica è legittima quando si basa su fatti veri e di interesse pubblico.

Abbiamo il dovere di fare domande. Di verificare come viene gestito un bene primario come l’acqua. Di raccontare ai cittadini ciò che chi amministra soldi pubblici dovrebbe avere il coraggio di spiegare in prima persona.

Per questo, oggi rispondiamo con un video chiaro, documentato e fermo.

Zone d’Ombra TV non si ferma. E rinnova pubblicamente l’invito al presidente Basterebbe: siamo pronti a ospitare un’intervista senza tagli, senza filtri. Le domande restano sul tavolo. Perché la verità non ha paura delle domande.


Guarda il video completo qui ➡️ 🔴 SASI ci diffida. Ecco la nostra risposta: le domande restano sul tavolo


Call to action finale per il sito:
➡️ Continua a seguirci su zonedombratv.it per tutti gli aggiornamenti e per non perdere i prossimi approfondimenti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Segnalaci la tua notizia