Ottaviano Del Turco è stato assolto dalla Corte d’Appello di Perugia dall’accusa di “associazione a delinquere”. E, oggi, appena dopo la sentenza, è tornato a parlare.
“L’associazione a delinquere non c’è mai stata e siccome con l’associazione a delinquere si giustificavano anche moltissime altre cose che c’erano in questa vicenda, io penso che da questo momento in poi parte un’altra pagina delle vicende processuali della Sanità abruzzese”.
Le dichiarazioni dell’ex governatore d’Abruzzo sono state raccolte da Radio Radicale. Un Del Turco provato dai lunghi anni del processo ma ancora combattivo e deciso a procedere fino in fondo nella questione.
“Ne vedremo delle belle” aggiunge. Poi spiega:
“Non sono la sola persona in Italia che ha dovuto penare le sette fatiche per cercare di uscire fuori da una vicenda inventata, costruita per fare gli interessi di una banda che cercava solo di continuare a spillare soldi alla Regione”.
Del Turco ci va giù duro e aggiunge:
“Una giustizia nelle mani anche di piccoli mascalzoni che pensavano di poter fare affari su queste storie”.
Dunque:
“Quelle condanne avevano una giustificazione penale se erano il prodotto di un’associazione a delinquere ma se cade quest’accusa che senso hanno queste condanne?”
Una vicenda che va avanti da 9 anni e sul quale oggi la difesa annuncia la battaglia finale:
“
“Dopo nove anni abbiamo la totale destrutturazione di una vicenda giudiziaria che ha alterato il corso della vita democratica e istituzionale di una regione. Ventiquattro capi d’imputazione su ventotto ritenuti insussistenti”.
“I giudici di Perugia hanno assolto Del Turco dalla cosa più grave e su cui si erano costruito tutto”