Il presidente della Regione Abruzzo ribadisce che:«La sanità abruzzese, per il terzo anno consecutivo, è in equilibrio di bilancio»
Il presidente della Regione Abruzzo ribadisce che:«La sanità abruzzese, per il terzo anno consecutivo, è in equilibrio di bilancio. Sono lontani ormai i tempi in cui si generava deficit di centinaia di milioni l’anno. Il commissariamento in Abruzzo ci sarà fino a quando non saremo totalmente adempienti ai livelli essenziali di assistenza, la cui verifica del Ministero è comunque migliorata passando da “critica” del 2009 ad “adempiente con impegno su alcuni indicatori” nel 2011». Insomma secondo il presidente è stato fatto un buon lavoro tenendo presente che:«fino a pochi anni fa la situazione era disastrosa». Inoltre, precisa, che:«Il tavolo di monitoraggio ha chiesto a tutte le regioni un piano di rientro e di redigere un nuovo piano operativo 2013-2015, che rappresenta un adempimento obbligatorio finchè si manterrà lo status di regione in piano di rientro». Del piano se ne occuperanno i tecnici della Regione insieme all’Advisor e al sub Commissario Giuseppe Zuccatelli. L’ente regionale non è ricorso all’utilizzo di coperture per il piano di rientro e ha restituito ai cittadini abruzzesi 40 milioni incassati dalla fiscalità. Nel verbale del Tavolo di monitoraggio viene evidenziato che si è avuto un decremento dell’ospedalizzazione a partire dal 2009. Risultati positivi che evidenziano il buon andamento del piano di risanamento del deficit che ha visto l’Abruzzo uscire dall’elenco delle regioni canaglia con i conti in ordine. Anche per ciò che riguarda il riordino della rete ospedaliera il Tavolo ha riconosciuto che l’azione di conversione è completata anche se rimane in sospeso l’ospedale di Guardiagrele su cui grava il peso dell’impugnativa davanti alla Corte Costituzionale. Il sistema sanitario abruzzese sta mettendo in atto una serie di misure importanti tra cui investimenti (circa 48 milioni) in apparecchiature tecnologicamente avanzate in tutti gli ospedali della Regione. «Stiamo provvedendo ad assunzioni di personale, per anni bloccate a causa del disastro operato da chi oggi vorrebbe criticarci. Abbiamo assunto 1500 medici e infermieri che hanno permesso di sostituire le cessazioni, i pensionamenti e di rendere stabile personale precario. Ma sempre nell’ottica di riduzione degli sprechi rispetto al 2007 abbiamo ridotto i primari di 87 unità passando dai 284 del 2007 ai 197 di oggi. Stiamo operando per migliorare ancora il livello qualitativo della nostra offerta sanitaria che ci porterà a ridurre la mobilità passiva» ha detto Chiodi. Si sta lavorando su una migliore organizzazione anche delle liste d’attesa e la Regione ha chiesto aiuto all’Agenzia sanitaria regionale e alle aziende sanitarie, al fine di individuare i motivi delle criticità ma anche per cercare di trasferire le best pratice da un’azienda sanitaria all’altra. Sono stati aperte due case per anziani oltre alla rete di assistenza domiciliare regionale che attualmente garantisce l’assistenza a 17mila persone.