Affonda la lama sulla sanità abruzzese il governatore della Regione Gianni Chiodi. Lo ribadisce da Roma e l’eco delle dichiarazioni fa tremare, ancora una volta, qualche impero sanitario locale.
«L’Abruzzo, prima regione ad essere commissariata e poi fallita nel 2007, oggi è al suo terzo anno di conti in ordine. Per riuscirci, lo ammetto, abbiamo combattuto contro lobby fortissime radicate in sanità». Queste le parole del presidente della regione Gianni Chiodi, nel suo intervento alla cerimonia di inaugurazione del Sanit a Roma.
Compatibilità tra equilibrio dei conti e sanità efficiente
«Non esiste incompatibilità tra l’equilibrio dei conti e una sanità che funziona. In Abruzzo siamo riusciti a riportare il sistema sanitario alla sostenibilità perché solo un sistema che è in equilibrio con le spese uguali alle entrate, è sostenibile e può garantire le cure ai suoi cittadini» ha continuato il governatore. Chiodi ha portato anche l’esperienza della regione Abruzzo ed ha illustrato il percorso di risanamento finanziario, che ha portato all’equilibrio dei conti per il terzo anno consecutivo e sanitario sul miglioramento dei livelli essenziali di assistenza. Un percorso condiviso e apprezzato dallo stesso ministro della salute Beatrice Lorenzin che ha sottolineato lo sforzo compiuto fino ad oggi auspicando nuove azioni volte al raggiungimento di un sistema sanitario ancora più efficace e competitivo.
Il ministro “sposa” il modello Abruzzo
E proprio dal Forum sulla salute, il ministro Lorenzin ha detto di condividere a pieno il modello Abruzzo parlando di una:«operazione di risanamento straordinaria» portata avanti dal Presidente Chiodi.«I numeri – ha detto il Ministro – parlano da soli. Ora dobbiamo continuare a supportare l’Abruzzo nell’organizzazione dei Lea, i livelli essenziali di assistenza. Teniamo presente che questa regione ha avuto un terremoto, ha dovuto affrontare molti rischi e profonde trasformazioni nel sistema. Ha retto molto bene. Speriamo di poter stabilire, per i prossimi anni, nuove misure per uscire dal piano di rientro». E poi Lorenzin ha aggiunto:«Nelle regioni con i conti in equilibrio la sanità è migliore. Una buona organizzazione, una buona governance, tagliare gli sprechi, risparmiare, controllare le performance, valutare gli obiettivi, ascoltare i pazienti è l’unica ricetta che funziona e fa risparmiare».