Il ministro della Salute aveva mostrato durante la conferenza stampa dello scorso 10 gennaio alcune slide sulla pandemia che da subito sono apparsi strani.
Nel corso della trasmissione Non è l’arena, Massimo Giletti ha confrontato i numeri presentati da Roberto Speranza con quelli pubblicati cinque giorni più tardi dall’Istituto superiore di sanità.
I dati
“Speranza aveva al suo fianco Draghi. Bisogna essere molto attenti sulle cose che si fanno. Evidentemente all’Iss si erano accorti che qualcosa non era andato per il verso giusto…”, ha detto Giletti. Il punto è questo: il ministro della Salute ha portato in conferenza stampa dei numeri che si riferivano all’arco temporale che va dal 12 novembre 2021 al 12 dicembre 2021. Un range troppo più in là, che fotografava una situazione ormai del passato. Forse.
Il riferimento dell’Iss
Il 15 gennaio 2022 l’Istituto superiore di sanità rende noti i dati in riferimento al periodo tra il 26 novembre 2021 al 26 dicembre 2021, ovvero più a ridosso della conferenza stampa del 10 gennaio 2022. È evidente che la fotografia scattata dall’Iss dovrebbe ritenersi più recente rispetto a quella presentata da Speranza.
Il grafico pone in alto al centro il termine “terapia intensiva”.
Quel giorno si afferma che i non vaccinati corrispondono alla cifra di 6.660.263 persone. Invece nel grafico dell’Istituto superiore di sanità si legge che in quell’arco di tempo ammontano a 6.873.025. Altra riflessione importante va data alla questione dei booster: per la slide del ministro corrispondevano a 8.102.818, mentre per quella dell’Iss a 5.697.985.
Qual è la corretta informazione?
“Vuol dire che evidentemente hanno preso un punto di riferimento, un giorno, che non era lo stesso – incalza Giletti – . Alla fine la credibilità è anche nella correttezza delle cose che si dicono. Come si fa ad andare in una conferenza stampa così importante dando dei dati vecchi?”.