A quanto pare, un esame importante quanto delicato, in Abruzzo, in particolare alla Asl Lanciano Vasto Chieti, non è possibile farlo. Il dato, ancor più sconvolgente, è che non si riesce a prenotare perché non esiste un calendario per le prenotazioni.
“Dopo decine di segnalazioni che mi sono arrivate negli ultimi giorni, oggi ho testato ‘l’efficienza’ del nostro sistema sanitario” racconta il consigliere regionale, Francesco Taglieri. “Ho provato a richiedere – aggiunge – una semplice risonanza encefalo nella Asl Lanciano Vasto Chieti. Indovinate un po’? È IMPOSSIBILE! SIA A LANCIANO CHE A CHIETI. Non hanno neanche uno straccio di calendario delle visite.”
Che cos’è la risonanza magnetica encefalo
La risonanza magnetica encefalo studia il cervello e il tronco encefalico, ovvero del prolungamento del midollo spinale all’interno della scatola cranica. L’esame prevede il posizionamento del paziente in maniera supina sul lettino della risonanza e il capo adagiato in apposito supporto e circondato da una bobina ricetrasmittente.
A cosa serve
La scatola cranica racchiude diverse strutture che, sommariamente, vengono definite cervello. La risonanza magnetica encefalo è la metodica di riferimento per lo studio di queste strutture delle quali vengono menzionate le principali: tronco encefalico, cervelletto, cervello propriamente detto (diencefalo e telencefalo), ipofisi, ventricoli cerebrali, nervi acustici. La risonanza magnetica encefalo viene utilizzata per lo studio della malattia oncologica primaria o secondaria, delle malformazioni, delle emorragie, delle ischemie, della sclerosi multipla, delle malattie a carico dei nervi acustici e visivi.
I cittadini: “Aiutateci”
In tanti denunciano fatti di cui gli stessi cittadini sono stati vittime. Luciana dice: “Poi, però, se dici che lo fai a pagamento te lo dà già dal pomeriggio stesso. Mi è capitato a me, sono infermiera ed ho pagato una risonanza per me 200euro… ho la ricevuta!!! Da vomito a dir poco!!!”. Simone racconta: “Pensa, io ho mandato una mail scritta all’urp per un esame prenotato con priorità per mio padre e ad oggi ancora nessuna risposta. Non esiste efficienza, non esiste utilizzare il sistema al meglio”. Filomena aggiunge: “Risonanza con urgenza non c’era nessuna struttura disponibile. Struttura privata tempo di attesa due settimane pagando solo il ticket”. Rosa aggiunge: “Io ho provato a prenotare la visita fisiatrica perché devo fare delle terapie alla schiena e senza questa visita non posso prenotare le terapie. Mi hanno detto che non c’è ancora il calendario e di provare più in là a richiamare. È uno schifo!”. Angelo precisa: “Già da oltre tre anni è praticamente impossibile usufruire di risonanze tramite il Ssn e il problema esiste per quasi tutte le indagini specialistiche! In molti centri privati nazionali, talune prestazioni costano meno del ticket sanitario! Tutto ciò è frutto della corruzione del nostro Paese. Io pago per ottenere niente e i danni li paga sempre Pantalone. W l’Italia!”.
Le condizioni della Asl Lanciano Vasto Chieti
In linea di massima, incrociando un po’ di dati, si evince che la Asl non se la passi molto bene. L’analisi del consuntivo 2019 lascia non pochi dubbi sulla gestione. Gli ultimi tre direttori generali, dunque Pasquale Flacco, Giulietta Capocasa e l’attuale Thomas Schael, sono in qualche modo i responsabili di un buco di 15 milioni di euro. Ma proprio Schael si tira fuori dalle responsabilità: “Il mio mandato è iniziato quasi a fine anno e sono stato costretto a compiere scelte doverose, sollecitate in parte dalla Regione e in parte da esigenze di tipo strutturale e di attrezzature degli ospedali, per le quali non esisteva copertura economica. Dai 30 milioni di disavanzo si è passati a 15, producendo un risultato migliorato sotto il profilo dei conti”.
Sul consuntivo, però, due sindaci, Mario Pupillo e Francesco Menna, hanno dato parere contrario. Dunque, Schael non convince.
Eppure l’attuale direttore generale, Thomas Schael, fu presentato dall’attuale governo regionale in pompa magna. In un giorno fortunato, tra l’altro. Infatti a settembre scorso Marsilio & c. hanno aumentato di 40 mila euro i sostanziosi stipendi dei direttori generali, portandoli a quota 149 mila euro lordi.