Le due emittenti probabilmente conviveranno all’interno dello stesso stabile. Operazione editoriale o commerciale?
Ad agosto, si sa, in genere si va in ferie e trovare qualcuno a sudare dietro una scrivania piuttosto che davanti ad un computer risulta un’operazione alquanto difficile. Anche se negli ultimi anni le leggi sul lavoro hanno subìto molti attacchi sia da destra che da sinistra assistendo, quindi, ad una rivoluzione del mercato, pochi sono ancora quelli che affilano le armi durante l’estate per adottare strategie per il prossimo futuro. In Abruzzo, ad esempio, tra gli editori tv ce ne sono un paio che pare stiano procedendo ad importanti accordi strategici per le sorti delle loro emittenti. Il gruppo di “rete 8” che fa capo ai gruppi Pierangeli e Spatocco e la neo emittente digitale “la tv dell’adriatico”, di Luciano Di Luigi e del gruppo Conad, pare siano arrivati ad un accordo di collaborazione dal punto di vista logistico-editoriale. L’intero personale e la struttura tecnica di “la.tv” verrà trasferita all’interno dell’emittente regionale di Chieti Scalo da dove, con ogni probabilità, continuerà ad irradiare i propri contenuti dal canale digitale affittato da rete 8. La notizia, se confermata, potrebbe aprire qualche scenario nuovo nel panorama televisivo abruzzese ma non di certo innovativo. La tv dell’Adriatico ha affidato allo sport oltre il 90% della sua produzione lasciando all’informazione classica il ruolo, per così dire, della Cenerentola. Il gruppo Pierangeli-Spatocco potrebbe aver interesse nel rafforzare la linea editoriale sportiva soprattutto dopo il passaggio del Pescara in serie A affidando il compito al gruppo Conad. La riflessione non parrebbe scontata visto che la.tv ha tra le fila lo storico giornalista sportivo Enrico Rocchi che, in teoria, potrebbe dirigere con la sua squadra giornalistica un tg sportivo “mono-canale” sulla squadra del Pescara. La questione si fa ancor più interessante però quando, secondo le nostre fonti, pare ci sia la possibilità concreta che il team operativo della squadra tecnico-giornalistica di Luciano Di Luigi si sposti all’interno dello stabile di rete 8. Onestamente non ne capiamo il nesso visto che pare non ci sia carenza di personale a rete 8 tantomeno di strutture tecniche. In attesa di saperne qualcosa in più potremmo azzardare solo l’ipotesi che gli imprenditori delle cliniche abbiano la voglia di sottrarsi dall’editoria televisiva e cimentarsi soltanto nell’affitto dei canali digitali terrestri.
Antonio Del Furbo