Dunque, ieri abbiamo pubblicato la notizia (per noi sconvolgente) in cui abbiamo raccontato del regalo fatto dalla Regione Abruzzo al Comune di Vasto per l’evento del “Jova beach party”. Subito dopo, il presidente Marco Marsilio è intervenuto con una dichiarazione in merito.
di Antonio Del Furbo
“La Regione Abruzzo fin dall’insediamento dell’amministrazione -si legge in una nota diffusa sul sito dell’ente- ha mostrato particolare sensibilità per creare le condizioni infrastrutturali per ospitare eventi capaci di favorire l’attrattività turistica sul territorio. Così è stato per il Giro d’Italia, per cui la Regione ha stanziato finanziamenti per la manutenzione e la messa in sicurezza delle strade interessate.”
Ci pare di capire, quindi, che gli interventi pensati dall’esecutivo regionale per il territorio vengano fatti quasi per “giustificare” interventi di facciata. Interventi, in sostanza, legati alla singola iniziativa e che la Regione, appunto, ribadisce con forza. E, infatti, basta farsi un giro in tutto il territorio abruzzese per rendersi conto in che maniera vengono tenute le strade. Vorremmo ricordare al presidente Marsilio (o informarlo visto che ha abitato per tanti anni a Roma) che mentre la sua giunta foraggiava con oltre 2 milioni di euro la sistemazione delle strade interessate dal passaggio della tappa del Giro d’Italia del 17 maggio scorso, di cui 350mila euro assegnati al Comune di Vasto, nella città di Chieti si aprivano voragini in pieno centro.
Ma perché la Regione Abruzzo finanzia questo tipo di interventi se l’Anas ha appena ha appena stanziato un bando di quindici milioni di euro per la manutenzione delle strade statali abruzzesi?
“Si tratta di un investimento – commentava all’epoca l’assessore all’Urbanistica e territorio Nicola Campitelli – finalizzato non solo a rendere percorribili in sicurezza i tratti su cui si snoderà la corsa” ma “anche di intervenire su strade che necessitavano da tempo di manutenzione”. E oggi, la Regione stessa conferma che “Così è stato per numerosi altri eventi” precisando che “con lo stesso spirito e con il medesimo intendimento, si è inteso procedere con la deliberazione di giunta distinta al n. 345 in data 18.06.2019, finalizzata a consentire, come più volte richiesto dal Comune di Vasto, esclusivamente la pulizia e la bonifica del c.d. “Fosso Marino”, sito posto in prossimità dell’area individuata per ospitare lo spettacolo “Jova beach party”, con l’obiettivo di rendere accessibile in sicurezza un’area che sarà investita dalla presenza di decine di migliaia di persone, contribuendo a quota parte delle spese che l’amministrazione comunale si è impegnata a sostenere”. E, infine, la precisazione:“Non sono previste spese per il finanziamento dello spettacolo, che rimane un’iniziativa privata. L’intervento, peraltro, conserverà la sua efficacia anche successivamente e a prescindere dall’evento le cui dimensioni costituiscono solo la ragione dell’urgenza e della priorità con cui si è inteso provvedere”.
Sostanzialmente l’ente regionale riconosce di aver dato precedenza a Vasto perché si svolge un evento di quella portata. Estremizzando il discorso, signor presidente, potremmo dire che se un disoccupato venisse sotto il palazzo del governo regionale minacciando di darsi fuoco il suo esecutivo potrebbe trovare fondi per aiutarlo? Potremmo anche ricordarle, signor presidente, che in Abruzzo ci sono tantissime urgenze come quella, ad esempio, dei malati di Alzheimer che in Abruzzo ne sono 15mila, ovvero 11,5 ogni mille abitanti. E poi, l’Abruzzo è maglia nera anche per il gioco d’azzardo in cui sono stati giocati 2.5 miliardi di euro secondo l’Agenzia dei Monopoli.
Potrebbero essere queste urgenze “più urgenti” degli 80mila euro al Jova beach party? Forse.
Assodata la questione priorità, nell’articolo pubblicato dal nostro blog abbiamo riportato il virgolettato (forse a qualcuno è sfuggito) della nota stampa regionale. Con la “deliberazione si è proceduto alla riprogrammazione di Economie ottenute dal Par Fsc Abruzzo 2007-2013 a favore di interventi e manifestazioni sportive”. Tra questi “l’evento culturale ‘Jova beach party’ che si terrà nel comune di Vasto il 17 agosto prossimo dove è previsto l’intervento di migliaia di persone. La manifestazione riceverà un finanziamento pari ai € 80.000.” Dunque, la stessa Regione scrive nel proprio comunicato che verrà finanziato il Jova beach party. E, infatti, il finanziamento, come si può leggere nella richiesta del sindaco di Vasto, Francesco Menna, che alleghiamo, è per la “fornitura di corrente, illuminazione dell’intera area, compresi ingressi ed uscite e aree vie di esodo; Torri faro autoalimentate; Fornitura transenne; Gestione piano parcheggi e navette; Implementazione dei normali servizi di sorveglianza”. Menna nella sua lettera tiene a precisare che queste spese sono le più rilevanti rispetto alla bonifica di Fosso Marino.
Chiedo al presidente Marsilio: tutte questi servizi finanziati dalla Regione Abruzzo rimarranno a disposizione (per sempre) della comunità oppure saranno finalizzate all’evento? E se le attrezzature successivamente venissero smontate potremmo dire (come la Regione stessa afferma) che è stato finanziato l’evento?
La Regione, comunque, nella delibera precisa che “ulteriori risorse che si dovessero rendere disponibili, potranno essere utilmente indirizzate verso quelle necessità che dovessero manifestarsi” puntualizzando che è “da ritenersi utile, oltre che necessario, finanziare l’evento del Comune di Vasto, denominato ‘Jova Beach Party’ che richiede un finanziamento di circa 80.000 euro”.
La Regione, come si evince da quello che scrive, finanzia l’evento e non la bonifica di Fosso Marino. Ora si tratta di capire di quegli 80mila euro che la Regione Abruzzo ha dato per l’evento vastese, quanti serviranno per i servizi al Jova beach party e quanti per la pulizia e la bonifica di “Fosso Marino”.