Sei persone agli arresti domiciliari – tra cui un carabiniere – per un raid razzista con pestaggio su un immigrato che si era lamentato con un gruppo di giovani italiani per il disturbo arrecato nelle ore notturne.
Sei persone agli arresti domiciliari – tra cui un carabiniere – per un raid razzista con pestaggio su un immigrato che si era lamentato con un gruppo di giovani italiani per il disturbo arrecato nelle ore notturne.
In mattinata i carabinieri della Compagnia di Avezzano (L’Aquila), a conclusione delle indagini condotte a seguito dell’aggressione perpetrata, a metà agosto scorso, hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal gip Avezzano Maria, su richiesta del pm Maurizio Maria Cerrato, nei confronti delle sei persone di San Benedetto dei Marsi, ritenute responsabili, a vario titolo, dell’aggressione subita da un cittadino extracomunitario e dell’incendio della sua autovettura, tutti episodi verificatisi in quella cittadina. I destinatari dei provvedimenti, tra i 18 ed i 35 anni, risiedono tutti a San Benedetto dei Marsi. Tra questi Alessandro Ferzoco, 35 anni, residente a Pescina (L’Aquila) e carabiniere di stanza a Roma. Gli altri arrestati sono: Dionisio Toracchio, 24 anni, Fabio Sante Mostacci (22), Mario Porreca (18), Cristian Iacobacci (19), e Nello Del Gizzi (21).
Ad uno degli arrestati è stata inoltre contestata l’aggressione, nei confronti dell’altro cittadino extracomunitario, investito con una autovettura. I fatti si sono verificati nei giorni immediatamente precedenti al Ferragosto, quando, a seguito delle rimostranze di un extracomunitario per il disturbo arrecatogli nelle ore notturne, da parte di un gruppo di giovani, la vittima è stata aggredita dagli italiani che lo lo hanno percosso prendendolo a sassate. La vettura, in uso dalla vittima, era di proprietà dell’altro cittadino extracomunitario, anch’esso regolarmente residente in Italia. A quel punto il malcapitato, rifugiatosi in casa, ha contattato il proprietario del veicolo e contemporaneamente l’autovettura è stata data alle fiamme. Due giorni dopo, sarà il proprietario della Mercedes bruciata ad essere investito da parte di uno dei sei italiani già coinvolti nell’aggressione. I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Avezzano e della Stazione di San Benedetto dei Marsi hanno subito contestualizzato con precisione le vicende, tanto che il procuratore di Avezzano, Cerrato, che ha coordinato le indagini, ha potuto, immediatamente, redigere una articolata richiesta di misura cautelare in regime di “detenzione domiciliare” poi emessa dal gip con l’accusa di lesioni aggravate in concorso, incendio aggravato in concorso, con l’ulteriore circostanza aggravante di avere agito per motivi razziali. Risulta inoltre coinvolto nella vicenda un minorenne, la cui posizione è al vaglio della procura presso il Tribunale dei Minorenni di L’Aquila.