Rai, le nomine ancora in bilico: scontro Lega-FdI, maggioranza senza accordo
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Tra veti incrociati e richieste di compensazioni, il rinnovo delle direzioni Rai resta bloccato. Lega e Fratelli d’Italia ancora ai ferri corti. Le opposizioni: “Cda paralizzato”.

Non c’è ancora una fumata bianca sulle nuove nomine Rai. A pochi giorni dal consiglio di amministrazione in programma giovedì, la maggioranza non è riuscita a trovare un’intesa definitiva. Qualche passo avanti sembra esserci stato solo sul fronte delle testate giornalistiche, ma il quadro generale è tutt’altro che risolto.

Le caselle che cambiano

Stando alle ultime indiscrezioni, il piano predisposto dall’amministratore delegato Giampaolo Rossi prevede lo spostamento di Federico Zurzolo (Forza Italia) alla guida di Rainews24, dove prenderà il posto di Paolo Petrecca(Fratelli d’Italia), sfiduciato dalla sua stessa redazione. Petrecca traslocherà a Rai Sport.

Per il Giornale Radio, invece, si attende il passaggio di testimone a luglio: al posto di Francesco Pionati (Lega), che andrà in pensione, arriverà Nicola Rao (FdI), attuale direttore della Comunicazione Rai. Sul fronte delle conferme, restano saldi al proprio posto Roberto Pacchetti (Lega) alla direzione della Tgr e Pierluca Terzulli al Tg3.

Un puzzle delicato, perché molte di queste poltrone sono coperte ad interim e necessitano di una rapida stabilizzazione.

L’equilibrio fragile: chi vince e chi perde

Tirando le somme, Fratelli d’Italia manterrebbe il controllo del Tg1 e si assicurerebbe anche il Giornale Radio, Forza Italia rafforzerebbe la propria presenza con Rainews24, aggiungendola al già saldo Tg2. La Lega, invece, conserverebbe la Tgr ma perderebbe una pedina importante: proprio il Giornale Radio.

Ed è qui che lo scontro si fa acceso. Il partito di Matteo Salvini chiede una compensazione pesante: secondo i beninformati, la richiesta sarebbe quella di una megadirezione di genere che comprenda sia il DayTime che il PrimeTime, con l’idea di affidarla a Williams Di Liberatore. Una soluzione che però incontra resistenze e potrebbe ridursi solo a una delle due direzioni.

Il nodo Agnes e lo stallo in Vigilanza

Sul tavolo rimane anche la questione della presidenza Rai. La ratifica di Simona Agnes è sospesa, bloccata dall’impossibilità di trovare un’intesa con l’opposizione. Senza l’accordo con le minoranze, la maggioranza non ha i numeri per chiudere il cerchio.

Nel frattempo, le opposizioni alzano la voce. Denunciano il blocco del consiglio d’amministrazione e della commissione di Vigilanza, che accusano di essere “ostaggio della maggioranza”. Un’accusa che pesa in un clima già teso.

Le prossime ore decisive

L’equilibrio rimane precario e tutto potrebbe ancora cambiare. La bozza di nomine rischia di saltare da un momento all’altro, mentre si attende un aggiornamento ufficiale entro stasera. La partita per il controllo della Rai resta dunque aperta, tra colpi di scena e trattative serrate.

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