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Radio Regione: “Io speaker, ho perso 4mila euro”

Radio Regione: "Io speaker, ho perso 4mila euro"

La vicenda di Radio Regione non finisce. Ancora speaker che dopo un periodo di formazione lavorano e non vengono pagati.

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Continuano a pervenirci segnalazioni riguardo Radio Regione di cui ci siamo più volte occupati. Pare che il modus operandi degli addetti ai lavori sia sempre lo stesso.

“Ad ottobre, dopo aver visto l’annuncio di Radio Regione, ho partecipato alla formazione per speaker, il formatore ci ha spiegato che, superata una prima fase, avremo ricevuto un rimborso di 100 euro a conclusione della seconda, in concomitanza con l’inizio del lavoro”.

Inizia così il racconto di una ex collaboratrice di Radio Regione.

Dunque, Sonia (nome di fantasia) inizia a lavorare per la radio. Ricordiamo che il progetto appena nato si chiamava Radionews24 per poi trasformarsi – in seguito ai servizi di Striscia e Mi manda Raitre – in “RadioRegione”.

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Il ruolo è quello di speaker.

“Terminata la formazione, iniziata per il talk show e poi trasformata in videocall, ci impongono di aprire una posizione fiscale: l’apertura della Partita iva è condizione necessaria per lavorare.”

Sonia, dunque, viene formata per eseguire dei talk show radiofonici e non videocall. La differenza è sostanziale: nel primo caso la speaker deve gestire 10 persone contemporaneamente; nel secondo caso la professionista deve fare una serie di domande a un solo ospite.

“Firmo il contratto con Servizi Market srl accettando, seppure con timore, il pagamento a 60 giorni fine mese. Timore alleviato dalle rassicurazioni del formatore. Per lui, infatti, sarebbe stato così solo per il primo mese. Iniziamo ad interagire con Debora Petrucci, persona che si occupa del controllo qualità video. Il ruolo, insieme a Maria Corbo, era quello di organizzare comunicazioni di vario genere, turni e palinsesto”.

Emilio Giordani: “Quello è il proprietario”

L’ex collaboratrice prosegue il racconto. “Il sig. Emilio Giordani non l’ho mai conosciuto, l’ho solo visto una volta passare dietro a Debora durante una riunione con noi e lei ci ha detto che si trattava del proprietario”.

Giordani è l’uomo che, attraverso varie società, controlla il progetto radiofonico. Il professionista è produttore dei programmi di Radio News 24 e che a Striscia mandò una email nella quale smentiva tutto quanto rivelato dagli ex collaboratori. Riferì che la società proprietaria di Radio News 24“Adn Italia spa, ha stipulato un contratto con ‘You social srls’, cui ha ceduto spazi radiofonici/televisivi e web per alcuni format, pertanto si dissocia da ogni condotta posta in essere dalla You social srls’”.

Il problema è che, ancora oggi, molti degli ex collaboratori non vengono pagati. Quali provvedimenti ha preso Giordani in tal senso? A quanto pare nessuno visto che in tanti attendono il pagamento di fatture per migliaia di euro.

La colpa è sempre dei redattori

Prosegue la nostra fonte: “Il lavoro è molto meno rispetto a quello che ci aveva preventivato il formatore. La colpa veniva sempre data ai redattori che non erano capaci di trovare ospiti. E nonostante ciò l’azienda continuava a cercare speakers”.

E si arriva al contratto

“Il contratto di dicembre arriva sempre da Servizi Market srl, ma ci sono clausole nuove. Chiedo, come tutti gli altri, spiegazioni. Debora e Maria non ne sanno niente (dovete chiedere all’ amministrazione, ecc). La risposta arriva dal formatore: si tratta di una forma di tutela da parte dell’azienda poiché in passato qualche speaker non aveva fornito le registrazioni”.

In sostanza accade che, visto che i pagamenti non arrivavano, alcuni speaker si rifiutavano di caricare servizi fatti sul database della radio. A quel punto la Servizi Market, per evitare le noie del passato, risponde per scritto.

“Gentile collaboratore, ha fatto benissimo a scriverci e rispondiamo di seguito alle Sue. La clausola è semplicemente una tutela come avviene da parte di tutte le aziende per tutelarsi in caso di danni (file in cui non si vede nulla, interviste registrate senza audio, ecc.) perché purtroppo ciò può causare all’Azienda la richiesta di rimborso da parte dell’ospite. Per ‘danni causati dal collaboratore’ si intende per forza tutto ciò che attiene alla mansione indicata nella lettera d’incarico (vedasi laddove è scritto: ‘Nell’esercizio della prestazione oggetto della lettera di incarico’)”.
In merito alle questioni economiche, consideri 60 giorni rispetto al termine del mese (novembre), quindi fine gennaio 2022 come termine massimo per l’Azienda per il versamento delle cifre maturate a novembre”
.

I soldi non arrivano

Siamo a pochi giorni dal Natale. Gli speakers reclamano un’organizzazione poco efficiente ed esprimono dubbi su video che gli ospiti hanno pagato e non ricevuto. Vengono licenziati senza una telefonata o una comunicazione: semplicemente cancellandoli dal palinsesto.

“A dicembre quindi lavoriamo di più. Veniamo a sapere che saranno introdotti nuovi speakers. Il nostro formatore rifiuta di occuparsi di loro in quanto non condivide le scelte di Radio Regione”.

Accade, probabilmente, che la Radio si stia nuovamente rifacendo la faccia. Infatti:

“Ogni giorno nuove regole, interviste più brevi, sfondi nuovi. La formazione viene fatta da Debora Petrucci e a gennaio arrivano i nuovi speakers, il lavoro cala di nuovo ovviamente”.

Dunque, mentre altre centinaia di speaker attendono il pagamento di fatture da oltre un anno, Radio Regione continua a ricercare speaker da formare.

“A gennaio firmiamo un contratto con Servizi Market Srl, ma in data 14 gennaio ne riceviamo un altro dalla nuova società Adv Network Srls. Siamo davvero preoccupati, ma il formatore ci tranquillizza dicendo che era a conoscenza del fatto che sarebbe arrivata una nuova realtà pronta a investire e sarebbe stato sicuramente un cambiamento positivo. E così andiamo avanti. Il 28 gennaio Debora Petrucci ci convoca per una riunione individuale e ci annuncia che dal primo febbraio la videocall non sarebbe più esistita e che avremmo dovuto noi stessi farci da redazione, cercare contatti, chiamare l’ospite fingendo una diretta radio, intervistare e provare  a vendere l’intervista. In quel caso il compenso sarebbe stato il 50% delle vendite fatte. Una proposta irricevibile da parte nostra in quanto le nostre competenze erano altre”.

“Cosi siamo arrivati a fine gennaio senza ricevere soldi”

“Arrivano una serie di messaggi da Debora, Maria e ad Eleonora Pezzella, altra collaboratrice in Sede, le risposte sono brevi ed evasive. Ci rimandano a indirizzi mail inesistenti o a cui non risponde nessuno”.

A gestire i pagamenti sarebbe Pasquale Ragone con cui, però, nessuno mai è riuscito a mettersi in contatto.

“Il mio avvocato ha già intimato il pagamento – conclude Sonia – , ma non sono arrivati né i soldi né una risposta, tanto meno un tentativo di rateizzare, o di dare un acconto. Alle mie mail hanno risposto solo una volta, chiedendo tempo, hanno dato anche un giorno mai rispettato. Per ora le fatture scadute sono solo quelle di Servizi Market, a fine marzo invece scadrà il termine di pagamento da Adv. Ci ho rimesso quasi 2mila euro che somma

“Stesso modello”

A settembre 2020 Emilio Giordani, come abbiamo raccontato, si palesa in una diretta Zoom. L’occasione era quella di chiarire ai collaboratori, che non ricevevano pagamenti da mesi, com’era la situazione. Ovvero che stavano entrando soci nuovi e che tutto si sarebbe sistemato.

Lo stesso modello riapplicato anche questa volta.

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