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Radio Radicale: no a rinnovo ma arrivano 4mln di euro per la digitalizzazione

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Sono stati 138 i voti a favore, 45 i no e 57 gli astenuti. Con questi numeri, dunque, l’aula del Senato ha approvato, con i soli voti M5s-Lega, la mozione di maggioranza su Radio Radicale riformulata dal governo con le correzioni del sottosegretario Vito Crimi.

Nel testo, come avevamo scritto ieri, c’è anche lo slittamento del via ai tagli alla legge sull’editoria dal primo gennaio al primo febbraio 2020. Questa provvedimento permetterebbe a Radio Radicale un respiro finanziario e consentirgli l’incasso del contributo per il 2019.

Ma per le opposizioni, con il Pd in testa, non è abbastanza. Le misure approvate, infatti, non garantiscono il rinnovo della convezione per la trasmissione dei lavori di Camera e Senato. “Una mozione liberticida di Lega e M5s rende più flebile la speranza di salvare Radio Radicale – afferma il capogruppo dem Andrea Marcucci –  Questo è un governo che odia la libertà di informazione perchè è abituato a raccogliere il consenso con le fake news. È la vittoria del gerarca minore, ovvero Vito Crimi”.

La risposta di Crimi non si è fatta attendere: “Non è possibile, ad oggi, procedere con un rinnovo in assenza di una legge. L’impegno è che si farà nel più breve tempo possibile nell’ambito parlamentare una legge per farlo”. E aggiunge: “Un dato oggettivo è che nell’anno 2019, questo anno in corso, Centro Produzioni Spa per Radio Radicale ha ricevuto un intervento pubblico pari a 9 milioni a fronte di 12 degli anni precedenti. Non accetto l’accusa che quest’anno si stia affamando la radio. Il servizio pubblico garantito con la convenzione è limitato alle sedute parlamentari, tutto il resto è altro”.

Il provvedimento prevede, in sostanza, una convenzione triennale per “concludere l’attività di digitalizzazione e messa in sicurezza degli archivi” e la copertura è “esclusivamente” per il costo del personale necessario “allo svolgimento di detta attività”. Il documento chiede inoltre “una normativa” sul “servizio radiofonico e multimediale” per “informazione e comunicazione istituzionale”, con assegnazione tramite gara.

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