Tiziano Talamazzi, ematologo e dentista settantunenne, è stato radiato dall’Ordine dei Medici di Cremona dopo più di quattro decenni di carriera. La decisione, arrivata dopo un lungo dibattito disciplinare, si inserisce nel contesto delle sue controverse posizioni sul vaccino anti-Covid.
Radiazione per Tiziano Talamazzi: il medico “no-vax” espulso dall’Ordine dei Medici. Talamazzi è diventato noto per la sua ferma opposizione alla vaccinazione, da lui definita “veleno” e accusata di causare una vasta gamma di danni alla salute dei suoi pazienti.
Le accuse contro Talamazzi
Per anni, Talamazzi ha sostenuto che la proteina Spike del vaccino anti-Covid sia responsabile di gravi effetti collaterali, tra cui trombosi, impotenza, aborti spontanei, nonché danni a organi vitali come reni, testicoli e ovaie. Questi argomenti, tuttavia, sono stati respinti con forza dalla comunità scientifica e definiti privi di fondamento. Nella sua pratica, Talamazzi aveva iniziato a prescrivere integratori prodotti dal farmacista Mattia Testa, già sospeso dall’Ordine dei Farmacisti di Milano.
La risposta dell’Ordine dei Medici
La commissione disciplinare dell’Ordine dei Medici ha esaminato la condotta di Talamazzi con estrema attenzione, convocando esperti di alto profilo per controbattere le sue affermazioni. Tra questi, virologi di spicco come Matteo Bassetti, Roberto Burioni e Claudia Balotta, e Sophie Testa, direttrice di un importante laboratorio di analisi a Cremona. Secondo il presidente della commissione disciplinare Pietro Signorini, l’intervento di Bassetti è stato particolarmente incisivo, mettendo in evidenza la mancanza di basi scientifiche nelle tesi di Talamazzi.
“La commissione ha agito con massima attenzione e nel rispetto del diritto di difesa,” ha dichiarato Signorini, sottolineando che il procedimento si è basato su dati rigorosi e testimonianze autorevoli. La radiazione, pur se definitiva, non è stata accompagnata da ulteriori dettagli sul tipo di sanzione. L’Ordine ha trenta giorni per depositare la motivazione ufficiale, mentre Talamazzi avrà altrettanti giorni per presentare un ricorso alla Commissione centrale per gli esercenti le professioni sanitarie.
L’ultimo capitolo di una battaglia controversa
Conosciuto per le sue apparizioni mediatiche, Talamazzi ha difeso le sue convinzioni su piattaforme pubbliche come la trasmissione televisiva “Le Iene” e Radio Roma, documenti entrati nel fascicolo disciplinare come prove di propaganda no-vax. Nonostante la radiazione, il medico ha promesso di continuare la sua “missione” sui social media, dove sostiene di voler “aiutare i danneggiati” dalla vaccinazione anti-Covid.
Alla riunione dell’Ordine dei Medici, tenutasi nella sede di via dell’Innovazione Digitale, Talamazzi si è presentato accompagnato da tre avvocati di Perugia. Dopo un’udienza serrata, il verdetto è stato emesso in tarda serata. All’uscita, il medico non ha rilasciato dichiarazioni, coprendosi il volto con una mano mentre si allontanava.
Il prossimo capitolo
La decisione di radiarlo dall’albo rappresenta un ulteriore capitolo nella controversia che lo ha visto protagonista, ma non è l’ultima parola. Talamazzi potrà infatti continuare a esercitare fino al termine del processo di appello. La sua battaglia legale sembra destinata a proseguire, mentre le polemiche intorno alla figura del medico no-vax si intensificano.
Questa vicenda solleva nuove domande su come l’Ordine dei Medici affronti le sfide legate alla disinformazione e alla tutela della salute pubblica, e potrebbe avere un impatto significativo sul dibattito in corso sui vaccini e sulla medicina alternativa in Italia.