Era il gennaio 2011. Solo due anni fa il presidente della Regione Abruzzo aveva parole di encomio per l’assessore appena nominato alla Cultura. Oggi le sue parole appaiono stridenti con quanto accaduto.
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Era il gennaio 2011. Solo due anni fa il presidente della Regione Abruzzo aveva parole di encomio per l’assessore appena nominato alla Cultura. Oggi le sue parole appaiono stridenti con quanto accaduto. Oggi il presidente dichiara:”Accuse gravi ma al momento non ho elementi per ulteriori valutazioni. Spero che si chiarisca tutto. Nelle prossime ore, conosciute le condotte, faremo le nostre valutazioni. Spero che l’assessore possa chiarire la sua posizione. È stata una sorpresa per tutti”.
Se per il gip di Pescara:”La terminologia utilizzata dagli indagati nel corso delle numerose attività tecniche disposte non lascia adito a dubbi circa il tipo di attività dagli stessi svolta” noi continuiamo a chiederci come sia possibile che si continui ad abusare di intercettazioni su giornali e tv. Non è un’illegalità anche questa? Chi controlla? Chi sanziona?
Dalla dichiarazione di Chiodi del novembre 2011 si evince che “De Fanis è brava persona, in grado di superare il momento di crisi che c’è nel mondo culturale”.
ZdO