Site icon Zone d'Ombra Tv

Quali sono gli smartphone pericolosi per le emissioni Sar? Ecco la lista

Spread the love

Con l’avvento, molto prossimo, della tecnologia 5G, è tornata la polemica, ma soprattutto la preoccupazione, sull’incidenza delle onde elettromagnetiche sul corpo umano. Una lista parziale, evidenzia che alcuni smartphone hanno più emissioni di altri.

Alcuni test evidenziano che i valori SAR di alcuni telefoni rischiano di rappresentare un pretesto per l’insorgere di malattie quali cancro al cervello e varie altre disfunzioni ormonali dell’organismo.

Il SAR viene usato per misurare l’esposizione ai campi elettromagnetici con frequenza portante compresa tra 100 kHz e 10 GHz. In particolare, misura l’energia assorbita dal corpo umano dai telefoni cellulari e durante una sessione di risonanza magnetica tomografica (RMT). Un valore che risente molto della geometria della parte del corpo esposta alle onde elettromagnetiche a radio frequenza (RF) nonché della esatta collocazione e geometria della sorgente RF. Un dato questo che porta a eseguire i test con ciascuna sorgente specifica, come un particolare modello di telefono cellulare, e nella esatta posizione in cui esso deve essere usato in condizioni operative.

Le prove sperimentali sono state condotte in Francia e Stati Uniti, con risultati a dir poco inattesi e poco desiderabili per tutti quanti noi.

Il limite del SAR nel mercato europeo è fissato a 2W/Kg di peso corporeo. Diversi sono risultati i modelli con il valore sopra l’indice consentito e per cui sono stati soggetti al ritiro dal mercato in quanto troppo pericolosi per la salute. Dal 2018 ad oggi l’ente francese preposto al controllo ha deliberato a favore di un prospetto informativa che descrive la seguente situazione.

 Ecco i dispositivi.

Smartphone popolari con SAR Basso

Al primo posto il Galaxy Note 8 con uno dei valori SAR più bassi di sempre. Samsung continua poi a popolare la classifica con alcuni dei suoi dispositivi quali vari della famiglia Galaxy S (S7, S8), A8 e i nuovi A30 e A50.

  1. Samsung Galaxy Note 8 – 0,17 W/kg
  2. ZTE Axon Elite – 0,17 W/kg
  3. Samsung Galaxy A8 – 0,24 W/kg
  4. LG G7 – 0,244 W/kg
  5. Samsung Galaxy A30 – 0,246 W/kg
  6. Samsung Galaxy S8+ – 0,26 W/kg
  7. Samsung Galaxy S7 edge – 0,26 W/kg
  8. Samsung Galaxy A50 – 0,27 W/kg
  9. Essential PH-1 – 0,28
  10. HTC U11 Life – 0,28 W/kg

Test simili sono stati condotti anche negli USA, dove il limite per le radiazioni smartphone scende ulteriormente fino ad assestarsi su 1,6W/Kg.

Negli ultimi anni sono stati effettuati numerosi studi scientifici sull’eventuale pericolosità delle onde elettromagnetiche per il corpo umano, alcuni hanno ribadito la presenza di notevoli effetti nocivi (tumori, perdita di memoria, cambiamenti nel comportamento e nello sviluppo dei bambini, riduzione della fertilità) altri hanno sottolineato l’assoluta assenza di pericoli per il corpo umano; ad esempio un recente studio del National Cancer Institute (l’istituto americano che si occupa di ricerca sul cancro) ha rilevato che dopo aver usato un telefono cellulare per 50 minuti, i tessuti del cervello situati sul lato del telefonino metabolizzano più glucosio dei tessuti posti sull’altro lato. Numerose ricerche scientifiche e studi di laboratorio su animali, confermano, comunque, che le onde elettromagnetiche producono i seguenti effetti biologici:

Radiazioni NIR

Per la vita quotidiana, le radiazioni interessate sono quelle NIR non ionizzanti inferiori a 300 GHz, come apparati elettrici domestici, apparati di telefonia mobile, trasmissioni radiotelevisive e dati, computer, treni e tram elettrici, elettrodotti, motori elettrici, trasformatori, radar e sistemi di sicurezza; che generano circolazione di correnti più o meno localizzate nel corpo umano producendo un surriscaldamento delle parti esposte alle radiazioni. La pericolosità di questo fenomeno sta nel fatto che il surriscaldamento avviene internamente al corpo per cui non è adeguatamente percepito dagli organi sensoriali, in questo modo l’organismo non è in grado di attivare i necessari meccanismi di compensazione e gli organi con scarsa circolazione sanguigna, che favorisce la dispersione del calore prodotto, risultano i più colpiti come ad esempio le cornee e i testicoli.

La profondità di penetrazione delle onde elettromagnetiche nei tessuti del corpo umano è inversamente proporzionale alla frequenza, cioè aumenta con il diminuire della frequenza.  

Da studi effettuati su cavie animali con frequenze fino a 10 GHz, è risultato che occorre un SAR di almeno 4 W/kg per produrre effetti nocivi per la salute come ad esempio ustioni della pelle e/o disturbi oculari. Quando poi l’assorbimento supera il limite di 10 W/kg per lunghi periodi di tempo, i danni all’organismo diventano irreversibili. Quantità di energia prossime al valore di 10 W/kg, si possono riscontrare solo nelle immediate vicinanze (non più di alcuni metri) delle antenne di potentissimi impianti trasmittenti generalmente installati sulle cime di montagne opportunamente recintati e raggiungibili solo da addetti ai lavori particolarmente addestrati.

Ecco, comunque, le linee da seguire per un corretto uso dello smartphone.

Exit mobile version