Il reato fu quello di fare volantinaggio senza autorizzazione.
Era il 2008 quando ad Augusto De Sanctis dell’associazione ambientalista Wwf i vigili di Pescara elevarono una multa di 412 euro perché distribuiva volantini con la scritta:”Acqua: uno scandalo! Ora basta! Verità sulla nostra salute! Dimissioni per chi sapeva e ha taciuto!”.
Il luogo del ‘delitto’ fu via dei Bastioni a Pescara. La municipale scoprì De Sanctis mentre era intento ad informare i cittadini su ciò che era avvenuto a Bussi. Inquinamento di terreni, fiumi e falde acquifere. Ma per il braccio duro della legge De Sanctis non aveva l’autorizzazione quindi andava multato.
La gendarmeria però fu sconfitta sul terreno della legge:De Sanctis presentò un ricorso contro il Comune di Pescara e il giudice di pace accolse la richiesta annullando la multa. La motivazione fu che:”l’attività di De Sanctis non integra una violazione del regolamento comunale dell’imposta sulla pubblicità e diritti sulle pubbliche affissioni ma è un esercizio del diritto costituzionalmente garantito di manifestare il proprio pensiero”.
Quindi, giusto per ricordarlo ai gendarmi comunali, è possibile manifestare il proprio pensiero senza dover pagare l’Imposta sulla Pubblicità. Almeno fino ad oggi.
ZdO