Nel mentre che il Governo promette aiuti a imprese e famiglie con manovre con una “poderosa potenza di fuoco” come lo ha definita il premier, Giuseppe Conte, gli italiani continuano a subire le pressioni delle finanziarie. E con il rischio concreto di vedersi, da un momento all’altro, bloccare i conti correnti.
Il decreto Cura Italia prevede, come abbiamo visto, agevolazioni per chi ha mutui prima casa in corso. I titolari possono richiedere la sospensione del pagamento delle rate previa comunicazione e richiesta alla banca presso cui è stato acceso il mutuo. Per chi, invece, ha prestiti personali 2020 in corso, il decreto del governo non prevede nulla di specifico, rimandando fondamentalmente alle singole banche e finanziarie eventuali provvedimenti.
Così accade che ogni società di credito al consumo si muove come ritiene opportuno. Tra queste ci sono alcune che stanno chiedendo in maniera puntuale il pagamento delle rate, altre invece stanno valutando caso per caso proponendo il posticipo. Con costi, ovviamente, che andranno a gravare sulle tasche del cliente. In assenza di una direttiva nazionale, dunque, regna il caos. Tutto a discapito del debitore vittima della crisi economica da coronavirus.
“Cura Italia” esclude i prestiti personali. Findomestic e Agos promettono aiuti ma non bloccano le rate
Compass, la società di credito al consumo di Mediobanca, non ha fornito informazioni sulla gestione dei prestiti al consumo in portafoglio. Findomestic, invece, ha spiegato che “Per quanto riguarda i privati, l’azienda è disponibile a valutare facilitazioni di pagamento di mensilità ai clienti che, a causa dell’emergenza Covid 19, dimostrino di aver subito una riduzione del loro reddito mensile”. Agos ha fatto sapere di voler “andare incontro in modo proattivo ai clienti che dimostrano di essere in difficoltà a causa di questa emergenza”. “I nostri collaboratori di filiale sono perciò ora in grado di dare risposta e gestire la posizione di ogni singolo cliente che ne abbia necessità, valutare l’esigenza individuale e scegliere assieme al cliente la soluzione più adatta”.
Findomestic chiede soldi
“Stamattina ha telefonato un agente di Findomestic, per ricordarmi di pagare la rata del finanziamento attivato con loro tempo fa per comprare alcuni elettrodomestici. La rata mensile è di 70 euro” racconta una cliente della finanziaria. “Noi non l’avevamo pagata perché dovendo restare in casa e avendo sentito che le rate sarebbero state sospese, abbiamo preferito aspettare. Questo signore al telefono è stato molto aggressivo, mi ha detto che le misure del governo non riguardano i prestiti come quello e che se non pagavamo in fretta saremmo stati messi nella lista dei cattivi pagatori.”
“Ho appena saputo che non sono stati sospesi i finanziamenti – racconta un’altra cliente – nemmeno quelli coperti da assicurazione!! Mio marito è in cassa integrazione a zero ore, sono senza parole” spiega Stefania sulla pagina Facebook di Findomestic. Dopo due giorni la Findomestic risponde: “Buongiorno, qui da Facebook non possiamo intervenire sulle singole posizioni, ma se desideri far arrivare la tua richiesta a Findomestic puoi farlo scrivendo a questa e-mail, relazioni.clienti@findomestic.com. In alternativa, puoi sempre contattare telefonicamente la tua agenzia Findomestic di zona.”
Messaggi a ripetizione
Quello dichiarato da Findomestic appare quantomeno strano rispetto alla disponibilità verso il cliente. A un altro cliente, infatti, proprio Findomestic ricorda continuamente la scadenza delle rate.
Intanto, per ciò che riguarda i mutui, una prima stima del costo degli interessi nel caso in cui si proceda con la sospensione delle rate, fino a 18 mesi, vanno nell’ordine di poche decine di euro fino ad arrivare a 40 euro per un mutuo medio di 170.000 euro. Il costo extra mensile potrebbe protrarsi per una durata di cinque anni visto che, come evidenziato dal provvedimento del Governo, il Fondo Gasparrini va a coprire il 50 per cento degli interessi calcolati sui mesi oggetto di sospensione e non su quelli residui.