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Ponte sullo Stretto, c’è il fronte contro gli espropri che si prepara alla lotta

Ponte sullo Stretto, c'è il fronte contro gli espropri che si prepara alla lotta

Da Cannitello, una frazione di Villa San Giovanni, a Torre Faro, nel comune di Messina, i comitati si stanno organizzando per affrontare la situazione con determinazione. Allo stesso tempo, aumenta il numero di coloro che nutrono dubbi sul progetto: "Non lo faranno", è la loro convinzione sempre più diffusa.

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Ponte sullo Stretto, c’è il fronte contro gli espropri che si prepara alla lotta. Nelle giornate limpide di Torre Faro, a Messina, si può ammirare nitidamente Cannitello, Villa San Giovanni, in Calabria. Questo è solo uno degli aspetti magici dello Stretto di Messina.

Entrambe queste località sono unite da un destino comune: diventare le sedi dei piloni del Ponte sullo Stretto. I residenti, interessati dal recente piano di espropri, si mobilitano: “no pasaran” è il loro grido di battaglia. La difesa delle loro case, del paesaggio e della biodiversità diventa il fulcro di una lotta determinata.

Tuttavia, cresce anche il numero degli scettici. Al di là degli interessati diretti, molti dubitano dell’efficacia della battaglia legale o considerano il progetto del ponte come mera propaganda politica. Il Ministero delle Infrastrutture prosegue con l’iter del progetto, pianificando l’avvio dei cantieri entro l’anno.

Le speranze di progresso si scontrano con i dubbi e le paure dei residenti di Cannitello. Mentre alcuni accolgono con favore l’opportunità di sviluppo che il ponte potrebbe portare, altri temono l’impatto negativo sull’ambiente e sulla qualità della vita. La lotta per proteggere le proprie case e il proprio territorio diventa una priorità.

A Torre Faro, Messina, la resistenza si fa sentire ancor più forte. Mariolina De Domenico, conosciuta come la “pasionaria No Ponte”, è determinata a difendere la propria casa e la propria comunità. Anche gli imprenditori come Gaetano Pispisa esprimono preoccupazione per il futuro delle loro attività e della città nel suo complesso.

Con migliaia di cittadini coinvolti negli espropri e con la comunità in stato di agitazione, la battaglia contro il Ponte sullo Stretto continua. Le ragioni del buon senso e l’amore per il proprio territorio guidano la resistenza, mentre la lotta per un futuro sostenibile e prospero si fa sempre più intensa.

Si farà il Ponte sullo Stretto?

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