Accordi, disaccordi, incontri, strette di mano, telefonate, mail e pacche sulle spalle. Alla fine le poltrone saranno spolverate e assegnate ai benedetti dalla politica.
In ballo, in perfetto stile spoils system, poltrone pesanti: quelle del Parco Nazionale Abruzzo, Lazio e Molise e del Parco Nazionale della Majella. I nomi scelti dal governatore della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, per le due presidenze sono Giovanni Cannata e Lucio Zazzara.
Ora, però, c’è da attendere la benedizione finale, quella del ministro dell’Ambiente Sergio Costa. E proprio Marsilio non vede l’ora che i due nomi possano sedersi sulle poltrone perché c’è tanto lavoro da fare: “l’obiettivo è quello di fare un volano decisivo per lo sviluppo del territorio” dice.
Insomma, la cloche dell’aereo che dovrebbe far volare l’Abruzzo viene affidata, come sempre, a chi la politica la conosce bene e frequenta gli ambienti giusti. Ma non è detto che questo basti perché c’è, evidentemente, una fila da rispettare. E, infatti, la vicenda ha lasciato un morto per strada: Patrizio Schiazza. Pur essendo un fedelissimo del presidente della Regione, e in pole position, Schiazza ha perso la battaglia e si è visto “far fuori” da Cannata.
Il nome di Schiazza era stato fatto qualche giorno fa in pieno clima “incarichi” quando, tra l’altro, venne fuori che proprio lui avrebbe contribuito alla stesura del programma elettorale di Marsilio.
Regione Abruzzo: come ti piazzo l’amico in poltrona
Uomo vicinissimo a Marsilio è anche colui che ha spodestato Schiazza, ovvero Cannata. Quest’ultimo, professore di Economia e rettore di Mercatorum, avrebbe preso il posto anche perché il suo rivale non sarebbe piaciuto ai 5 stelle per via della vicinanza all’assessore regionale leghista Piero Fioretti. Per Cannata, comunque, è un ritorno, per certi versi, visto che, in precedenza, è stato “componente del Consiglio Direttivo dell’Ente Parco Nazionale Abruzzo, Lazio e Molise”.
Come dire, corsi e ricorsi. Politici.