Prima Bologna, poi Modena. Le “Sardine” hanno fatto il loro debutto nella regione rossa. È il movimento di protesta anti Salvini. Ma poi sono arrivati i “Pinguini” che si sono opposti alle Sardine e, dunque, a Conte, Zingaretti e Di Maio e hanno rubato la scena alle Sardine.
Le Sardine stanno cercando di porsi come argine al centrodestra nelle prossime elezioni regionali in programma in Emilia a fine gennaio. Il punto è che anche i Pinguini hanno lo stesso obiettivo ma al contrario: “I Pinguini lanciano un messaggio chiaro anche alle Dirigenze dei loro Partiti: sono Uniti nella Destra e vogliono una Destra vincente ovunque. Raccolgono adesioni dalla Lega, da Fratelli d’Italia e da Forza Italia e sosterranno la Destra nelle Piazze, con rispetto verso tutte le Forze dell’Ordine”.
Già, le forze dell’ordine a cui le Sardine mandano un messaggio chiaro. Ci tengono a precisare che alle manifestazioni non ci sarà “Nessun insulto, nessun simbolo, nessun partito”. Parola di Mattia Santoni, 32 anni, laureato in scienze politiche e collaboratore per una rivista legata a Romano Prodi, uno degli ideatori del cosiddetto movimento delle sardine.
I Pinguini, invece, non hanno ideologi alle spalle e nascono da un gruppo di “persone che hanno idea di un’Italia sovranista, partecipe della Comunità Europea ma non succube e, tantomeno, dipendente nelle scelte politiche interne: esattamente il contrario di come opera l’attuale governo.”
Sì, ma perché Sardine? Per dare l’idea di stare tutti stretti stretti come sardine in una scatola a dimostrazione che la piazza antileghista è forte e numerosa. E sempre e comunque con “Nessuna bandiera, nessun partito, nessun insulto.”
Sì, ma perché i Pinguini? Il fondatore del gruppo, Leonardo Cisari, un uomo di 61 anni, afferma: “Sono animali eleganti, simpatici e mangiano le sardine”. E poi, a quanto pare, creano posti di lavoro. Infatti hanno annunciato, i Pinguini, l’apertura del blog a cui dovranno lavorare blogger e giornalisti.
Insomma, la battaglia politica di Sardine e Pinguini viene fatta sul web. E la stessa politica si confronta attraverso il mondo animale perché, forse, proprio gli animali sono più credibili degli umani.
di Antonio Del Furbo