Sono state sei ore ad alta tensione accompagnate dalla minaccia di chiamare i carabinieri. I due imprenditori di Sassari hanno intimato alla banca Intesa San Paolo di rispettare il decreto ingiuntivo del tribunale di Torino arrivato dopo nove anni di causa.
I fratelli Erre avevano intentato una causa per interessi troppo alti applicati a un prestito per la loro società. La Cassazione ha dato loro ragione e sono intervenuti gli ufficiali giudiziari. Alla fine è prevalso il buon senso e i due fratelli si sono visti staccare dalla filiale torinese della banca, un assegno di oltre 140mila euro.
Alberto e Paolo Erre, titolari della società Rockhaus Blu Studio Srl, hanno vinto dopo anni di battaglie legali.
Il prestito ammontava a 250 milioni di lire che la Rockhaus, studio di registrazione e produzione musicale sarda, aveva ottenuto da Banca Intesa. Con la prima decisione del 2011, i giudici avevano dato torto ai fratelli tanto che la banca aveva chiesto 100mila euro agli imprenditori. Sentenza ribaltata, poi, prima in appello e dopo in Cassazione. I giudici, in questo caso, hanno deciso che Banca Intesa doveva ai fratelli Erre 113mila euro per aver applicato un tasso d’interesse altissimo.
Qualche giorno fa sono arrivati gli ufficiali giudiziari. Ma questa volta in Intesa San Paolo e in soccorso dei cittadini.