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Pescara spaccia, il Comune dorme

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Cittadini disperati per la presenza di tossicodipendenti e spacciatori. E lo Stato, a quanto pare, fa finta di non vedere.
di Antonio Del Furbo

La zona è quella della Tiburtina, la porta d’ingresso del capoluogo adriatico. Lì, si trovano i palazzi Clerico di via Tavo, quartiere difficile, teatro di tante promesse passate da parte di politicanti di ogni schieramento. Zona sotto scacco della delinquenza, quella pesante, una sorta di zona grigia dove la politica preferisce non mettere bocca. Zona in cui le amministrazioni arrivano solo ed esclusivamente per fare campagna elettorale e poi scappano. Arrivano per fare presenza e null’altro. Come accaduto poco più di un mese fa quando il sindaco, Marco Alessandrini, ha fatto allontanare una decina di persone che si trovavano nell’edificio, per mezzo del Gruppo di Intervento Operativo Nucleo Antidegrado della Polizia Municipale.

“Un sopralluogo – spiegava il sindaco – in presenza anche della proprietà nelle persone degli eredi Clerico, che si sono detti disponibili ad aprire un percorso capace di cambiare le sorti degli scheletri tali da decenni e dell’intera zona, pesantemente condizionata sia dallo stato di degrado in cui essi si trovano, sia dalla frequentazione degli spazi all’interno.”
Tutto risolto? Ovviamente no. “Dopo lo sgombero degli edifici ex Clerico, che a sua volta arrivavano dallo sgombero di un altro accampamento dalla vicina Via Salaria Vecchia – spiega il consigliere a 5 stelle Massimiliano Di Pillo – il problema si Ë spostato a pochissimi passi incrementando la rabbia e l’indignazione dei cittadini delle palazzine adiacenti, dove disperazione e vita sembrano convivere in un equilibrio fragilissimo.”
“Palazzi Clerico: accordo Amministrazione ed eredi per soluzione congiunta” ha titolato la stampa locale facendo da megafono alle azioni (farsa) del Comune. La realtà, oggi, in quella zona non appare cambiata.
“un teatro dell’orrore” spiega ancora Di Pillo. “Finora nulla è accaduto, anzi forse la situazione Ë peggiorata. Il supermarket della droga a pochi passi da quel teatro, continua ininterrottamente a scambiare denaro con agonia, quell’agonia che prima o poi porterà alla morte, capace forse di far alzare finalmente l’attenzione su una questione che ormai da decenni continua ininterrottamente in una zona della città, come in tante altre periferie cittadine.”
I residenti esasperati continuano a filmare una realtà agghiacciante: immagini che documentano tossicodipendenti che provano a trovare la vena in un corpo devastato dall’uso di sostanze, mentre altri vagano come zombie in uno spazio ricolmo di rifiuti di ogni genere. “Condizioni igienico sanitarie impossibili, che rendono difficile la vita anche e soprattutto a chi affacciandosi dalla propria abitazione, deve sopportare scene che di umano hanno davvero molto poco” aggiunge il consigliere.
Sindaco, Vice Sindaco, Prefetto, Questore e forze dell’ordine vengono pagati dalla collettività per arrendersi davanti a queste immagini o fare il loro dovere? E se qualche organo dello Stato È un’adempiente, esiste un magistrato in Abruzzo in grado di accertare responsabilità?

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