Ancora una volta il quartiere Ferro di Cavallo di Pescara è al centro di polemiche. Dopo la denuncia di una residente di soprusi e prepotenze subite, i delinquenti le hanno incendiato l’auto.
Il rogo è divampato al “Ferro di Cavallo” riducendo l’Opel Corsa della vittima ad un ammasso di lamiere. Il fatto è accaduto alle 3 di notte. Vicino alla vettura è stata trovata una bottiglia di benzina.
“Questa è la macchina della mia cara amica, persona onesta e perbene, che questa notte è stata bruciata a Rancitelli, nel famigerato Ferro di Cavallo a Pescara” spiega in un video Domenico Pettinari, consigliere regionale a 5 stelle da sempre in prima linea nella battaglia della legalità. “La signora non si è mai piegata, ha sempre combattuto contro i delinquenti. Onore a lei e a tutti i combattenti. Bastardi non ci fermerete! Lotta ai criminali. Sempre”.
La denuncia
L’intimidazione è scaturita dopo un’intervista che la donna ha rilasciato all’emittente regionale Rete 8. Al centro dell’intervista i soprusi e le prepotenze che quotidianamente i residenti onesti del rione sono costretti a subire dai delinquenti.
L’intervista
“Quando sono venuta ad abitare qui, 40 anni fa, non c’era tutta questa cagnara” spiega la donna a Luca Pompei. “Poi, man mano che questi inquilini andavano via perché avevano acquistato case altrove, gli appartamenti si sono riempiti di zingari, spacciatori e delinquenti. Noi residenti eravamo costretti a stare zitti ma abbiamo denunciato sempre alle istituzioni i fatti che accadevano qui senza mai essere ascoltati” precisa la donna.
“All’Ater ci hanno detto che dovevamo imparare a conviverci”
Quando i residenti, stremati dai comportamenti dei rom andarono all’Ater, si sentirono rispondere “li dovete far entrare nella vostra vita” senza preoccuparsi del fatto che quegli inquilini erano abusivi e in quelle case non ci sarebbero dovuti stare.
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Il politico eletto che aveva promesso aiuto
La testimonianza della donna si concentra anche su un politico che aveva garantito aiuto nel risolvere la vicenda ma che poi, una volta eletto al Comune, è sparito.
I delinquenti vengono sfrattati ma rientrano sempre
“Hanno fatto finta di venire a togliere 5 inquilini, di cui uno è stato cacciato cinque volte. Il Comune forse fa finta di non sapere che qui ci sono persone ‘toste’ che spacciano e minacciano”.
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Quella volta con la pistola
“Dalla finestra una volta vidi una persona prendere una cosa in auto. Siccome immaginavo dove sarebbe andato, sono rientrata e ho visto che quell’oggetto era una pistola che fu consegnata a un inquilino”.
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“Sfondano pavimenti per prendere la luce”
La drammatica testimonianza della donna è piena di particolari e si sofferma sul modo in cui i delinquenti si allacciano alla corrente e al gas. “Mi hanno riferito che sfondano i pavimenti per attaccarsi al gas. Abbiamo dato questa comunicazione al Comune e all’Ater ma niente…non abbiamo avuto riposte”.
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L’Ater mai intervenuta
“L’Ater pretende da noi inquilini onesti il pagamento delle bollette del gas e della luce che consumano questi delinquenti”.
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Le telecamere mai istallate
La residente riferisce anche della questione delle telecamere. “Tante volte abbiamo chiesto le telecamere ma non sono mai arrivate. Perché?”
“Quando escono dal carcere festeggiano con fuochi d’artificio”
Per questi soggetti andare in galera è una vacanza. “Quando li arrestano rimangono in galera per qualche giorno e poi il giudice li fa uscire. Quando tornano a casa i familiari sono pronti a festeggiare con fuochi d’artificio.”
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L’intimidazione
Dopo l’intervista, dunque, la donna è stata intimidita con un atto grave. Intorno alle 3 di notte gli è stata cosparsa l’auto di benzina e gli è stata data alle fiamme. L’utilitaria è da considerarsi completamente distrutta.