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Non si capisce come mai in Italia continuano ad esistere due pesi e due misure. Non si capisce perché, in quel poco che rimane di questo mezzo stivale, esiste una legge di serie A e una di serie B.

Avete presente le persone che tutte le mattine si alzano per portare a casa un tozzo di pane? Sapete che quelle persone sono le stesse che cercano, onestamente, di arrivare a fine mese senza gravare sulle spalle della comunità ma solo con il sogno di realizzare un loro obiettivo lavorativo? Sono loro, e sempre loro, che lottano contro ogni tipo di mafia, a tutti i livelli, e che, nonostante tutto, continuano a produrre e a pagare tasse. Sono loro, che con orgoglio, continuano a rendere orgoglioso il Paese in cui viviamo. Sono loro che producono ricchezza per l’Italia, la più grande ricchezza: quella del dovere e del rispetto per tutti.

Per questi, però, lo Stato non ha rispetto. Queste sono le persone a cui sguinzagliare dietro burocrati, dirigenti dell’Agenzia delle Entrate e di Equitalia. Sì, perché loro sono quelli che lavorano e producono in silenzio, che non hanno tempo per polemiche e, se ricevono un accertamento, pagano standosene zitti e muti. 

Poi ci sono gli altri, quelli che “se lo Stato è il primo a rubare io faccio lo stesso”. Quelli che “me ne frego delle leggi” e “che me ne importa degli altri”.

Ecco, per questi lo Stato sembra essere molto tollerante. Lo Stato, in questi casi, sembra quasi ‘sdraiarsi’ ai voleri di questa gente.

Accade così, che se per caso i cittadini del tozzo di pane di cui sopra dimenticano di pagarsi un contributo Inps rischiano il carcere. I secondi, invece, visto che l’Inps manco li conosce e nemmeno si sforza di ‘incontrarli’, difficilmente ci andrebbero in carcere. 

E se un onesto contribuente parcheggiasse con una ruota di qualche millimetro fuori le strisce? Bè, a quel punto se la sarebbe cercata: multa. E se non paga giù con Equitalia per farlo ripulire ben bene. E se si suicida? Problemi suoi, doveva stare attento a parcheggiare.

E gli altri? Quelli che fanno gironzolare i propri cavalli sulla tangenziale Chieti-Pescara e che fanno fare il bagnetto al mare con tanto di ‘fantino’ al seguito? Ah bè, quelli possono farlo. Tant’è che la polizia non solo ha recuperato l’animale ma lo ha riconsegnato anche al proprietario.

E i vigili urbani avranno notificato una multa al proprietario del cavallo?

Al momento non se ne ha notizia. Intanto per quelle ore loro avevano un alibi: erano a fare multe in centro a Pescara e a vantarsi dei loro successi. E il cavallo sull’asse attrezzato? E il cavallo in mare? A quella gente lì sono state elevate multe? Chissà. Vuoi vedere che il proprietario, come pare, sarebbe appartenente a una delle famiglie rom di Pescara?

Intanto sulla pagina istituzionale dei vigili campeggia la scritta:

“Non ci chiediamo che cosa può fare la nostra città per noi ….ma ci chiediamo che cosa possiamo fare NOI per la GENTE”.

Ecco, ce lo chiediamo in tanti. 

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