Il neo assessore della città adriatica era consapevole del fatto che la carriera politica sarebbe stata piena di ostacoli (?) e che lei stessa sarebbe stata al centro di polemiche. A dir la verità, forse, manco il povero papy si sarebbe aspettato tutto questo clamore. E come se non bastasse arriva anche una lettera aperta dal suo ex professore con l’invito a dimettersi.
“Erano giorni che pensavo ad una lettera aperta per Veronica Teodoro, ragazza in gamba che io conosco bene essendo stato il suo prof. per i 3 anni di scuola media”. È l’incipit del post che l’onorevole Gianluca Vacca ha scritto sul suo profilo Facebook invitando la Teodoro a considerare la sua riflessione “non un attacco nei tuoi confronti, ma un consiglio che mi sento di condividere in pieno. E che credo avrebbero condiviso quei due eroi di cui spesso abbiamo parlato a scuola, e ai quali tu stessa dici di volerti ispirare. Il gesto più grande che tu ora potresti fare in loro onore sai benissimo qual è”.
E il gesto, appunto, quale dovrebbe essere? “Chiediamo a Veronica Teodoro di consegnare le sue dimissioni mostrando, in nome di quegli straordinari riferimenti che lei ha dichiarato di perseguire – Borsellino e Falcone – quanto il suo comportamento sia guidato dal senso di giustizia, di meritocrazia e di trasparenza seguendo così le parole di Paolo Borsellino che vedeva proprio nelle giovani generazioni ‘le più adatte a sentire la bellezza del fresco profumo di libertà da rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità'”. La lettera prosegue col chiedere a “Veronica Teodoro di manifestare un profondo rispetto verso tutti i coetanei (e non solo) che nonostante il merito, le competenze e l’impegno personale non hanno la possibilità di accedere ad un posto di lavoro proprio a causa delle logiche così simili di clientelismo e di raccomandazioni”.
I 5 Stelle parlano di scelta fatta “esclusivamente in relazione a criteri di consaguineità” e invitano il sindaco Marco Alessandrini con il “suo senso di giustizia” e con “promesse elettorali connotate sempre da parole come ‘meritocrazia’, ‘libertà’, ‘democrazia partecipativa’, di mettere in atto un comportamento coerente e rispettoso di quanto affermato e di indire una selezione pubblica per quel ruolo di assessore ricoperto oggi in maniera non meritoria da Veronica Teodoro consentendo così a tutte le donne pescaresi che possiedano i requisiti e le competenze richieste di servire al meglio – e con merito – la nostra città”.
E sulla vicenda rincara la dose anche ‘il Giornale’ di Sallusti che scrive che Veronica riceverà:”un compenso di oltre 2mila euro al mese”. E aggiunge:”Ha scetlo mio padre, è vero, ma alla fine il sindaco poteva anche dire di no. È lui che mi ha nominato”.
E Alessandrini che dice?
ZdO