Alla fine lo Stato ce l’ha fatta: ha buttato fuori di casa Giuseppa Fattori.
‘Peppina’, la terremotata 95enne, ha dovuto lasciare in lacrime la casetta di legno abusiva costruita per lei dai familiari in un terreno edificabile di sua proprietà nella frazione Moreggini a San Martino di Fiastra. A quanto pare, però, pare sia slittato il sequestro della struttura disposto dalla Procura di Macerata in attesa del riesame. I familiari, comunque, hanno preferito portarla a Castelfidardo (Ancona), a casa di una delle figlie.
A salutare Peppina un centinaio di persone, tra cui comitati dei terremotati, gente comune, ma anche esponenti di Forza Nuova e il capogruppo della Lega nord alla Regione Marche Sandro Zaffiri. Sul posto erano presenti addirittura una ventina di agenti, tra polizia e carabinieri.
“Oggi per me muore lo Stato” ha detto la figlia Agata. E ha aggiunto:“Io penso che oggi muoia la l’umanità e la legalità perché una legge che provoca tanto dolore non può essere buona”. Gabriella, che ospiterà Peppina, ha fatto presente che “noi non vogliamo andare contro lo Stato. A mia madre abbiamo promesso che la riporteremo qui il 7 ottobre per il suo anniversario di matrimonio”.
Giuseppina Fattori viveva in una casetta di legno a Fiastra, in provincia di Macerata. Appena dopo il terremoto dell’ottobre 2016 ha dovuto lasciare la sua casa e spostarsi nella casetta di legno. Dopo una denuncia anonima a cui sono seguiti i controlli della Guardia Forestale, la Procura ha messo sotto sequestro l’abitazione provvisoria perché sprovvista dell’autorizzazione paesaggistica, che deve essere depositata prima di iniziare la costruzione di uno stabile.
“Grazie a chi mi ha voluto bene e anche a chi mi ha fatto del male” ha detto Peppina mentre abbandonava la sua casetta. “Di casette così ce ne sono tante: io non sono una santa ma sono sempre stata una persona onesta” ha aggiunto con le lacrime agli occhi.