Altro che allungare l’età del pensionamento per via delle migliori aspettative di vita. Chi arriverà alla pensione sarà quasi costretto all’elemosina.
In passato i papà e le mamme hanno potuto godere della pensione sociale ma per quelli che arriveranno tale opzione non è prevista. Quindi meglio morire prima. E non è un consiglio ma un invito. Sì perché secondo una simulazione effettuata dalla Progetica, Società indipendente di consulenza, specializzata nell’educazione e nella pianificazione finanziaria personale, chi vorrà avere una rendita mensile integrativa di 100 euro dovrà versare 25 euro al mese per quarantasei anni di lavoro fino a 71 anni. Per i 55enni di oggi, invece, la pensione scatterà intorno ai 68 anni.
Dunque, il venticinquenne di oggi sarà costretto a lavorare tre anni e sette mesi fino a oltre i 70 anni. Oltre all’età ciò che sarà grave è che il vitalizio mensile si abbasserà notevolmente rispetto a quello dei pensionati attuali. Per un’ultima retribuzione percepita da un giovane di 3mila euro, l’assegno dell’Inps sarà di 1000 euro contro i 1.627 del padre 55enne di oggi. Per gli autonomi sarà veramente dura: l’assegno si abbasserà da 1.386 euro a 832 euro.