Patto fiscale: ecco come funziona il concordato preventivo biennale
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Il governo italiano ha introdotto un nuovo strumento fiscale destinato a rivoluzionare il rapporto tra contribuenti e Fisco: il concordato preventivo biennale.

Patto fiscale. Questo accordo mira a fornire un duplice vantaggio per milioni di titolari di partita IVA, bloccando le imposte e i controlli per due anni. In cambio di una maggiore trasparenza nei confronti dell’Agenzia delle Entrate.

Obiettivi e Meccanismo del Concordato

Il concordato preventivo biennale, istituito con il decreto legislativo 13/2024, è progettato per incentivare l’adempimento spontaneo da parte dei contribuenti, specialmente coloro che operano in settori economici con un basso livello di affidabilità fiscale. Attraverso questo strumento, il governo spera di far emergere quei contribuenti che si trovano in una “zona grigia” fiscale.

Destinatari del Concordato

La misura è rivolta ai soggetti che applicano gli Indici Sintetici di Affidabilità (ISA) o che aderiscono al regime forfettario. Si stima che circa 4,5 milioni di partite IVA siano coinvolte: 2,7 milioni tra autonomi, società e imprese soggette agli ISA, e 1,8 milioni di forfettari. Questo “istituto di compliance” è concepito per facilitare l’adempimento spontaneo dei contribuenti di minori dimensioni, titolari di reddito d’impresa e di lavoro autonomo.

Requisiti di Adesione

Per poter aderire al concordato preventivo, i contribuenti devono soddisfare tre requisiti fondamentali:

  1. Assenza di debiti fiscali rilevanti.
  2. Regolarità nella presentazione delle dichiarazioni dei redditi.
  3. Nessuna condanna per reati fiscali, societari o di riciclaggio.

Inoltre, il contribuente deve esercitare attività d’impresa, arti o professioni e non avere debiti tributari superiori a 5.000 euro, salvo che siano stati estinti prima della scadenza per l’adesione al concordato.

Procedure e Software di Calcolo

A giugno 2024, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha pubblicato un decreto che approva la metodologia per il calcolo del reddito proposto dal Fisco alle partite IVA. Contestualmente, è stato reso disponibile il software “Il tuo ISA 2024 CPB”, che consente ai contribuenti di calcolare e trasmettere telematicamente la proposta di concordato preventivo biennale.

Vantaggi del Concordato

I principali vantaggi per chi aderisce al concordato preventivo sono:

  1. Esclusione dagli accertamenti basati sulla verifica della correttezza delle scritture contabili.
  2. Accesso ai benefici premiali specifici del regime ISA, come l’esonero dal visto di conformità per la compensazione dei crediti sotto determinate soglie e l’esclusione dall’applicazione della disciplina delle società non operative.

Condizioni di Decadenza

L’efficacia del concordato può essere interrotta in caso di cessazione dell’attività, modifica dell’attività svolta o circostanze particolari che determinano una significativa riduzione dei redditi concordati. Inoltre, violazioni rilevanti delle norme fiscali possono comportare la decadenza dal concordato.

Compliance e Cooperative Compliance

La filosofia alla base del concordato preventivo biennale è la compliance, che si estende anche alle grandi società attraverso la cooperative compliance. Questo meccanismo, nato per le grandi imprese, è stato recentemente ampliato per includere società con fatturati più modesti, incentivando la trasparenza e la collaborazione con il Fisco.

Conclusione: Il concordato preventivo biennale rappresenta un passo significativo verso una maggiore trasparenza e collaborazione tra contribuenti e Agenzia delle Entrate. Con il suo potenziale di semplificazione fiscale e riduzione dei contenziosi, potrebbe costituire un modello per futuri interventi di riforma fiscale in Italia.

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