La notizia è di qualche mese fa ma a volte è bene tornare sulla questione. Un esercito di Vigili urbani prelevò la 90enne per un Trattamento Sanitario Obbligatorio. Il motivo: dava da sfamare ai piccioni.
La notizia è di qualche mese fa ma a volte è bene tornare sulla questione. Un esercito di Vigili urbani prelevò la 90enne per un Trattamento Sanitario Obbligatorio. Il motivo: dava da sfamare ai piccioni.
La donna, a seguito di una segnalazione anonima, fu prelevata dalla sua casa di Savona da uno schieramento di poliziotti municipali, vigili del fuoco e personale ospedalieri e ricoverata per un Tso, perché dichiarata incapace di intendere e di volere.
La guerra durata anni
A quel 23 gennaio 2013 ci si è arrivati dopo anni di braccio di ferro tra Comune e associazioni. A nulla sono servite le proposte degli ambientalisti per poter permettere a Elvezia di continuare a sfamare i piccioni ma in un ambiente diverso. Il Comune non ha voluto in alcun modo trattare imponendo la sua posizione e sfrattando la donna.
La solita storia: istituzioni potenti con i deboli e zerbini con i forti
«Nonna Elvezia si chiama Elvezia Cerboni e pare si trovi in un centro a Varazze, sembrerebbe che stia bene malgrado tutto quello che ha subito» è quanto scrivono sulla pagina facebook che gli hanno dedicato. «Adesso bisogna scoprire il nome del centro così si va a trovarla e vediamo un po’ come sta» aggiungono gli autori.
È possibile che non si sappia più nulla di una donna prelevata per un Tso dalla propria casa e portata, pare, in una clinica psichiatrica? Sì, è possibile solo in Italia.
Abbiamo provveduto a inoltrare domande a istituzioni e gruppi politici savonesi per sapere dove si trova “Nonna Elvezia”.
Se volete aiutarci chiedete conto a questi indirizzi: